Il problema è al 90% legato al cibo che importiamo da altri paesi che non hanno lo stesso livello di garanzie, imposte dall’Unione Europea. E’ la Turchia il paese che ha ricevuto il maggior numero di notifiche per prodotti non conformi (276), seguita dalla Cina (256) e dall’India (194), dagli Stati Uniti (176) e dalla Spagna (171).
Si tratta di Paesi con un fiorente scambio commerciale con l’Italia. Importiamo dalla Spagna in Italia milioni di chili di pesce, quasi 2 milioni i chili di pistacchi dalla Turchia che ha esportato in Italia anche quasi 3 milioni di fichi secchi e 25,6 milioni di chili di nocciole che rientrano nella lista nera per elevata rischiosità.
Ecco i 10 cibi più pericolosi che andrebbero evitati.
10° posto, nocciole della Turchia
Al decimo posto abbiamo le nocciole e altra frutta secca che arriva dalla Turchia, contaminate da aflatossine cancerogene, cioè micotossine altamente tossiche prodotte da specie fungine appartenenti alla classe degli Ascomiceti, Fusarium, oppure da altre muffe.
9° posto le arachidi dalla Cina
Nono posto, e stesso tipo di pericolo, per le arachidi importate dalla Cina.