Perchè per i bambini è meglio l’alimentazione biologica

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Offrire ai più piccoli alimenti prodotti senza ricorrere a pesticidi chimici di sintesi e a molti additivi significa aiutarli a crescere con una vera attenzione al loro benessere.

Anche la frutta e la verdura biologica sono valide alleate per far crescere i nostri bambini all’insegna del benessere.

Frutta e verdura sono alimenti importanti per tutti i componenti della famiglia, non solo perché sono buone, ma perché portano colore in tavola e apportano sostanze indispensabili al mantenimento e al miglioramento del benessere. Il tutto, poi, con poche calorie e in un grande volume, una caratteristica assai importante,  perché favorisce il senso di sazietà, aiutando così a prevenire sovrappeso e obesità, mali subdoli della nostra epoca.

Per questo è molto importante che, fin da piccoli, i bambini imparino ad assumere come gesto spontaneo il consumo di frutta e verdura di stagione, attraverso l’esempio di genitori e nonni, senza che risulti una forzatura “perché fanno bene”!

Le sostanze più interessanti sono quelle a effetto antiossidante, come la vitamina C che, oltre a contribuire alla protezione delle cellule dallo stress ossidativo, contribuisce al mantenimento della funzioni del sistema immunitario e dei vasi sanguigni, del sistema nervoso e della funzione psicologica, alla formazione del collagene per la normale funzione di pelle,  ossa, cartilagini, gengive e denti, contribuisce al normale metabolismo energetico e alla riduzione della stanchezza e dell’affaticamento.

La quantità di frutta e verdura adeguata per i bambini dipende dall’età: si inizia durante lo svezzamento con l’acqua di cottura di frutta e verdura, per poi passare a piccole porzioni. Man mano che i bambini crescono, si arriverà verso i 3 anni a circa 150g di frutta e circa 350g di verdura; verso i 10 anni le porzioni saranno quelle dell’adulto, ovvero 300g di frutta e 750g di verdura al giorno.

l prodotto biologico è un prodotto dell’industria, dell’agricoltura o dell’ allevamento, derivato da un metodo di coltivazione, allevamento e trasformazione che utilizza solo sostanze naturali ed esclude l’utilizzo di sostanze di sintesi chimica (concimi, diserbanti, pesticidi) ed organismi geneticamente modificati, secondo regole precise messe a punto dalla Comunità Europea e recepite anche dall’Italia.

Per difendere le colture l’agricoltura biologica utilizza metodi naturali, ad esempio selezionando piante resistenti alle malattie e utilizzando metodiche di coltivazione come la rotazione delle colture (si evita di coltivare per diverse stagioni consecutive la stessa pianta sullo stesso terreno, evitando così che il terreno si impoverisca di sostanze nutritive ed impedendo ai parassiti di trovare l’ambiente adatto per proliferare), il piantare siepi e alberi (per creare una barriera per parassiti e inquinanti, oltreché un bel paesaggio!), la consociazione (piantare cioè piante diverse contemporaneamente, che siano l’una sgradita ai parassiti dell’altra), l’utilizzo di concimi naturali (letame, ma anche incorporare al terreno piante come trifoglio e senape); l’ intervento, se necessario, con sostanze naturali (minerali, animali o vegetali) o con metodi biologici (insetti che si nutrono di parassiti).

Anche gli allevamenti biologici usano metodi più rispettosi della Natura, dell’ambiente… e di noi umani. Ad esempio, non possono essere somministrati stimolanti sintetici della crescita o dell’appetito, né conservanti o coloranti, sottoprodotti animali, alimenti trattati con solventi o addizionati con agenti chimici, organismi geneticamente modificati o vitamine sintetiche. Perfino il numero di animali che l’azienda può allevare è limitato, e dipende dalla estensione di terreno disponibile. Non si possono usare razze ottenute con manipolazione genetica e si dà preferenza alle razze autoctone. Regole più rispettose anche del benessere dell’animale valgono pure per il trasporto del bestiame e per il loro abbattimento.

l 20% dei bambini italiani è sovrappeso e presenta livelli elevati di colesterolo nel sangue. Una ricerca condotta nelle scuole elementari della Lombardia ha rivelato infatti che un bambino su tre, tra i sette e gli otto anni ha un tasso di colesterolo di 180 e uno su otto supera i 200, livello considerato a rischio di problemi cardiovascolari. Questi dati ci permettono di concludere che i nostri bambini non sono alimentati in modo adeguato sia in termini di qualità che di quantità: mangiano troppo, si nutrono male e si muovono poco. In età pediatrica l’obesità è considerata un enorme fattore di rischio: più l’obesità è precoce più aumenta il rischio di tumore in età adulta.

Attualmente un considerevole numero di esperti considera la dieta mediterranea la miglior dieta possibile in grado di aiutare a prevenire obesità, diabete, ipertensione, arteriosclerosi, osteoporosi, allergie e un certo tipo di tumori.

Consideriamo, allora, che se i bambini consumeranno più cereali, legumi, verdura, frutta, semi oleaginosi, frutta secca, pesce, olio di oliva crudo, latticini come yogurt e formaggi stagionati, meno carne rossa, burro e altri grassi di origine animale, la loro salute sarà più garantita.

Consideriamo anche che, se questi alimenti saranno di provenienza biologica, quanto abbiamo appena sostenuto acquisterà una rilevanza maggiore in termini di qualità della salute e della vita dei nostri bambini; in accordo con i nostri maggiori studiosi, per citarne uno, il dottor Franco Berrino, direttore della divisione di Epidemiologia dell’Istituto dei Tumori di Milano, considera importante ricercare negli alimenti soprattutto i fattori protettivi e ritiene una dieta a base di vegetali biologici preventiva per la maggior parte di tumori. Il consumo di alimenti biologici è considerato da alcune fonti come giustificato da tendenze del momento, eppure l’esperienza dimostra che un consumo orientato verso il biologico è da considerarsi come una necessità per tutti noi.

Mangiare cibi non trattati con sostanze chimiche nocive, o addizionati con conservanti di origine sintetica, produce nell’organismo effetti benefici nel breve e lungo periodo. Inoltre una riconversione progressiva dell’industria agro-alimentare verso il biologico porterebbe con sé la diminuzione della contaminazione delle falde idriche dovuta ai diserbanti e ai pesticidi. In tutti i paesi in cui i concimi chimici hanno sostituito quelli organici, a distanza di soli cinquant’anni l’agricoltura, l’ambiente e la salute dell’uomo si sono venuti a trovare in grave pericolo, mentre i costi per combattere l’inquinamento e le malattie ad esso collegate sono diventati altissimi.

L’impiego della chimica in agricoltura non permette di risparmiare né di produrre di più; viceversa è certo che l’agricoltura biologica, oltre a offrire raccolti soddisfacenti, non lascia dietro di sé rifiuti tossici e non comporta rischi per la vita dell’uomo, dei fiumi e dei mari.

Fin qui alcune delle motivazioni con cui rendere ragione del perché alimentare i bambini con cibi biologici, secondo lo stile alimentare mediterraneo: una scelta importante che ogni genitore dovrebbe fare per contribuire positivamente e attivamente a determinare la qualità della vita dei propri figli e per sentirsi, infine, più forte al pensiero di aver comunque fatto la miglior scelta possibile per difendere la loro salute.

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