Spostarsi in città a piedi o in bicicletta senza rimanere vittime dei gas di scarico e delle polveri sottili è una missione spesso persa in partenza. Eppure sembra esserci un modo per riuscire a coniugare le due cose: muoversi tenendo sotto stretto controllo la velocità.
Secondo uno studio condotto dalla University of British Columbia, i ciclisti dovrebbero pedalare a un ritmo compreso tra i 12 e i 20 chilometri orari, mentre i pedoni dovrebbero camminare tra i 2 e i 6 chilometri all’ora: queste velocità garantirebbero a ciclisti e pedoni la possibilità di muoversi liberamente in città senza inalare troppa aria inquinata.
Il motivo è semplice: «Se ci si muove velocemente si inala più aria inquinata, ma si diminuisce anche il tempo di esposizione allo smog: la nostra analisi indica il giusto punto di equilibrio tra queste due verità», spiega Alex Bigazzi, esperto di trasporti presso l’ateneo canadese.
Avvalendosi di un modello informatico piuttosto complesso e comparandolo con i dati raccolti da 10.000 persone censite negli Stati Uniti, gli studiosi sono così venuti capo del ritmo ideale con cui bisognerebbe pedalare o camminare in città affinché si respiri una quantità minima di sostanze tossiche. Il che significa che si superano le suddette velocità, «il tasso di inquinanti diventa decisamente più alto finendo per annullare i benefici dati dal movimento».