Imparare a conoscere l’indice glicemico dei cibi è molto importante sia per la linea sia per il mantenimento di un ottimo stato di salute. Perché a volte pensiamo che un piatto di riso bianco sia l’ideale o al contrario evitiamo un piatto di pasta perché temiamo ci faccia ingrassare. Niente di più sbagliato. I carboidrati e gli zuccheri non sono tutti uguali: alcuni sono, infatti, responsabili di pericolose impennate glicemiche.
Cosa succede se mangiamo cibi ad alto indice glicemico
- la glicemia sale di più e più in fretta;
- la risposta insulinica è più marcata;
- l’organismo si abitua ad utilizzare, preferenzialmente, gli zuccheri al posto dei grassi; anche la trasformazione dello zucchero in grassi tende ad aumentare (sovrappeso);
- lo stress ossidativo aumenta (invecchiamento precoce, rischio oncologico);
- dopo 2-4 ore la glicemia scende e torna la fame;
- nel tempo si crea un sovraccarico di lavoro per il pancreas che causa inizialmente insulinoresistenza e successivamente la comparsa del diabete.
Cibi al alto indice glicemico
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Datteri secchi
I datteri secchi sono uno degli alimenti con indice glicemico più elevato (120), inoltre sono molto calorici. Però i datteri sono anche una fonte preziosa di minerali e vitamine importanti. Come fare quindi? Moderare la quantità di datteri consumata e riservarli alla prima colazione. Poi, è fondamentale cercare di abbassarne l’indice glicemico abbinandoli a una fonte proteica e ad altri grassi. Per esempio: datteri insieme allo yogurt intero.