E’ facile in estate avere la tentazione di improvvisarsi nel preparare una marmellata fatta in casa: la frutta è buona e in eccesso, e ci fa comodo in inverno poter contare su ciò che abbiamo preparato in precedenza.
Ci sono però delle accortezze da utilizzare, che le nostre nonne conoscevano bene e che dobbiamo assolutamente mettere in pratica per non correre i rischi: le conserve, il pesto, le marmellate fatte in casa possono rivelarsi più pericolose dei prodotti industriali.
Ecco perché e come evitare qualsiasi rischio.
Come deve essere il vasetto
- Intanto bisogna partire dalla scelta dei barattoli o vasetti da utilizzare; ci sono diversi modelli in commercio ed è opportuno però che si scelgano quelli che hanno il tappo predisposto per il sottovuoto: si riconoscono perché solitamente al centro del tappo c’è un cerchio e se lo si preme il tappo flette facendo il tipico rumore del “clic-clac”.
- Il materiale dei barattoli dovrà essere in vetro trasparente; questo, infatti non assorbe gli aromi, vi dà la possibilità di controllare il prodotto e fin quando non si romperà potrà essere riutilizzato ad ogni stagione; prima di riusarlo però dovrete verificare che non sia sbeccato e che i tagli per l’avvitatura siano integri.
- I tappi invece bisognerà acquistarli ogni anno perché, una volta andati sottovuoto, non garantiscono più la loro efficacia.
Come va trattato il vasetto prima dell’uso
Prima di utilizzare il barattolo o vasetto (siano essi nuovi che usati) e i tappi (che invece dovranno essere rigorosamente nuovi), bisognerà lavarli con acqua calda e detersivo e successivamente sanificarli in acqua bollente.
Metterli in una pentola capiente, coprire con dell’acqua fredda, eccendere il fuoco e dal bollore far sanificare i barattoli e i tappi per circa 20 minuti; poi spegnere il fuoco ed attendere che l’acqua si raffreddi prima di estrarli. Quando l’acqua si sarà raffreddata estrarre i tappi e i barattoli e metterli ad asciugare a testa in giù su un canovaccio pulito.
Marmellate e conserve: cosa fare per non correre rischi
Quando avrete a disposizione il vasetto sanificato, potrete riempirlo con la vostra confettura (ad esempio, da fare in questo periodo, ottime sono la confettura di melone e la marmellata di albicocche) per poi procedere alla pastorizzazione delle conserve.
Immergete i barattoli in una pentola con acqua fredda e separateli con degli strofinacci puliti per evitare che, durante l’ebollizione, si rompano. Anche per questa fase calcolate circa 20 minuti dall’inizio del bollore. Una volta passati i 20 minuti, fate raffreddare l’acqua ed estraete i barattoli (procedimento totalmente diverso, invece, se volete pastorizzare le uova per realizzare creme e dolci sicuri).
L’ultimo passaggio: la verifica sul tappo
Una volta estratti i barattoli è opportuno verificare che si sia creato il sottovuoto; spingere quindi con il dito al centro del tappo e questo ovviamente non dovrà flettersi.
Se eventualmente il sottovuoto non si sarà formato la colpa è da imputare ad un difetto di fabbricazione del vasetto o della capsula; non vi resterà quindi che trasferire il contenuto in un nuovo barattolo sanificato e ripetere il processo di pastorizzazione.
Capovolgere il barattolo per creare il sottovuoto: è vero?
E’ vero: è un altro modo per creare il sottovuoto. Occorre capovolgere il barattolo con la marmellata ancora calda. Il sottovuoto che si crea – lo verificate sempre con il clic-clac del tappo – permette di conservarle anche per un anno in un posto fresco e buio.
Se non avviene, perché magari la marmellata non era più così calda, meglio consumarla subito.