Partendo dal presupposto che gli asciugamani possono essere un ricettacolo di batteri soprattutto se non cambiati regolarmente (almeno ogni due o tre giorni) e se usati da più persone, c’è chi sostiene che uno degli errori più comuni della nostra beauty routine sia quello di usare un asciugamano per asciugarci il viso.
Certamente se hai qualche punto sul tuo corpo con un’irritazione o un fungo, la probabilità di passarla su altre parti, strofinando l’asciugamano, è alta. Così come se lo passiamo sulla pelle asciutta rischiamo di ridurre lo strato lipidico necessario per la protezione della pelle. Ma non è così per tutti. Vediamo come usare al meglio l’asciugamano nella nostra beauty routine.
Come funziona la flannel therapy
Gli inglesi lo chiamano “the flannel method”. Si tratta di una prassi della old school, che sta vivendo un revival: un asciugamano di spugna bagnato e caldo, simile a quelli usati anche dai barbieri per aprire i pori, da passare sul viso mattina e sera per detergerlo e rimuovere il trucco. E lo sfregamento? Tutt’altro che un problema: “the flannel” favorirebbe una pulizia più profonda e gentile della pelle, più di qualsiasi altra spazzola sonica pensata per la detersione, perché elimina il make-up in eccesso e fa anche un’esfoliazione della pelle, ma leggera.
Cosa mettere sul viso prima del trattamento flannel
Ovviamente, prima di passare l’asciugamano sulla pelle umida, occorre trattare la pelle: come? Occorre massaggiare la pelle del viso con un buon prodotto detergente.
Tra i migliori detergenti naturali vi sono gli oli. Oltre al famoso olio indiano per la pulizia della pelle, a base di olio di mandorle dolci, olio di rosmarino e olio di macadamia, vi sono anche l’olio di oliva e l’olio di cocco.
L’olio di mandorle dolci in particolare rende la pelle elastica e idratata, se combinato con altri ingredienti quali burro di karitè, amido di mais o riso, succo di limone, miele diventa un efficace detergente naturale da usare sera e mattina, da rimuovere col “flannel”.