Un altro omicidio, in mare: morto un capodoglio di 8 metri, spiaggiatosi la mattina di Natale, al largo dell’isola di Ischia. Gli abitanti del luogo e gli uomini della Guardia Costiera lo hanno soprannominato Leopoldo.
Non sono ancora chiare le dinamiche della sua morte, soprattutto perché l’animale era in avanzato stato di decomposizione quando è finito in spiaggia. Ecco però cosa hanno trovato nel suo stomaco.
Ancora una volta colpa nostra, colpa della plastica con cui stiamo uccidendo gli oceani. Il povero capodoglio Leopoldo aveva nello stomaco buste di nylon e sacchetti di plastica, sicuramente scambiati per cibo, come spesso avviene, soprattutto per calamari.
Sebbene la quantità estratta non fosse in grado di ucciderlo, i medici ritengono che quella plastica abbia inciso sul suo stato di salute.
Il capodoglio Leopoldo versava in uno stato di grave malnutrizione e lo spiaggiamento potrebbe essere stato causato da fattori naturali e non antropici.
I dubbi però restano: come mai il capodoglio non era riuscito a nutrirsi a sufficienza? Forse per colpa della pesca massiva e la scarsa presenza di pesci?