Pidocchi: attenzione ai vostri bambini e come eliminarli

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Pidocchi: attenzione ai vostri bambini e come eliminarli

Sorprendete il bambino che si gratta la testa, specie dietro la nuca? Ecco che vi sale il dubbio e portate vicino agli occhi, con molta circospezione, la testolina del bambino, sperando che no, non ci siano quei puntini bianchi…

Ma purtroppo sì, sono lì. Provate a soffiare allora,  pregando – in ultima speranza – che si tratti solo di forfora. E invece no, quei puntini bianchi restano proprio lì attaccati e incuranti, e scatta l’allarme pidocchi.

E’ questo è il periodo migliore per loro. Ecco perché è bene fare attenzione e controllare spesso i bambini. E poi…fanno così schifo: per fortuna non li vediamo bene, tanto sono piccoli, ma eccoli ingranditi: gli animali che popolano la testa dei nostri figlioletti.

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Pidocchi e freddo

Ogni anno sono 1 milione e 200 mila in totale gli “under 18” a fare i conti con i pidocchi, e queste settimane sono le peggiori, specie per chi ha bambini dai 3 ai 12 anni.

L’abbinamento tra il freddo delle ultime settimane (quello dei giorni della merla per intenderci) e ambienti chiusi e affollati ha favorito la diffusione di tutti gli agenti infettivi e anche di questi parassiti.

La trasmissione dei pidocchi, poi, è agevolata dall’uso di sciarpe e cappelli, spesso appesi vicini fra loro o ammucchiati dai bambini.

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Gli oggetti più pericolosi

Finito il trattamento disinfestante è buona norma igienizzare i pettini utilizzati per la disinfestazione in acqua calda e shampoo antiparassitario, e lavare tutti i tessili: cuscini, vestiti, lenzuola, coperte, sciarpe, berretti e anche i giocattoli di pezza e peluche a 60° per almeno 20 minuti.
Il trattamento antiparassitario, di solito, va ripetuto dopo 8 giorni.