Ora che è primavera e che aumenta la nostra voglia di frutta e verdura, dobbiamo sapere che ci sono frutti e verdure più soggette di altri ai pesticidi.
Quali sono i cibi più contaminati dai pesticidi? Anche se ormai sembra impossibile, o quantomeno difficile, trovare frutta e verdura completamente privi di queste sostanze, ve ne sono alcune che ne contengono quantità maggiori.
A tenerne traccia è l’Environmental Working Group (EWG), che ogni anno rilascia la Shopper’s Guide to Pesticides in Produce, un’analisi che prende in esame i prodotti del Dipartimento di Agricoltura degli Stati Uniti.
Lavare frutta e verdura prima di mangiarle può bastare?
Come spiega l’EWG, quando raccolgono i dati per la Guida, i ricercatori lavano e/o sbucciano i prodotti prima di testarli, allo stesso modo in cui lo farebbe un consumatore prima di mangiarli.
Quindi, anche se è importante lavare frutta e verdura, è pur vero che ciò non basta a rimuovere tutte le tracce di pesticidi.
Gli alimenti inclusi nella “sporca dozzina” sono quelli con il maggior numero di residui di pesticidi dopo essere stati lavati e sbucciati.
Quasi il 70% dei prodotti venduti negli Stati Uniti contiene residui di pesticidi, secondo EWG. Le notizie più inquietanti emerse dal test rivelano che oltre il 92% dei campioni di cavolo presentava due o più residui di pesticidi, e un singolo campione ne conteneva addirittura 18 diversi. Il pesticida rilevato più frequentemente, che si trova su quasi il 60% dei campioni di cavolo, era il Dacthal, o DCPA, classificato dall’agenzia di protezione ambientale dal 1995 come possibile cancerogeno per l’uomo e vietato in Europa dal 2009.
Quella “sporca dozzina” 2019
- Fragole
- Spinaci
- cavolo
- nettarine
- Mele
- Uva
- Pesche
- ciliegie
- Pere
- Pomodori
- Sedano
- Patate