Calcoli alla cistifellea, l’antico rimedio che li previene e ripulisce a fondo il corpo

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Sono tipici nelle donne sopra i 40 anni, sembrano dei sassolini e si formano per via dell’accumulo di grasso. Stiamo parlando dei calcoli alla cistifellea, un organo a forma di pera che si trova sotto il fegato. A cosa serve? A raccogliere la bile prodotta dal fegato. È un organo molto piccolo ma comunque di fondamentale importanza. Al suo interno possono formarsi dei sassolini, i calcoli della cistifellea, appunto. È più facile che i suddetti sassolini si formino nelle donne che hanno più di 40 anni e che sono sovrappeso.

I calcoli alla colecisti sono formati dall’eccessivo contenuto di colesterolo, sali biliari e bilirubina nella bile che quindi non riesce a lavorare bene. Ma come si manifestano questi calcoli alla cistifellea? I sintomi sono vari. Si possono per esempio manifestare con dolore alla parte destra dell’addome che si irradia alla spalla e alla schiena. Si tratta di un dolore sordo che può durare 15 minuti ma anche ore intere. Anche una pancia gonfia e la sensazione di pienezza sono sintomi importanti, così come una colorazione dell’urina sul marrone. Febbre, ittero, sonnolenza sono altri sintomi caratteristici. Continua a leggere dopo la foto

Tra i fattori di rischio ci sono il peso, l’età, genetica e la presenza di diabete. Ma perché le donne tendono a soffrire di più di questa condizione? Per via delle “botte” di estrogeni che ricevono durante la gravidanza o se assumono la pillola anticoncezionale. Una dieta ricca di grassi è un’altra delle cause più frequenti dei calcoli alla cistifellea. Cosa fare per evitarli? Innanzitutto curare l’alimentazione.

Se si vogliono evitare i calcoli alla cistifellea, dite addio a bevande alcoliche, fritti, carne rossa. Anche i latticini e i cibi confezionati non sono una buona idea così come lo zucchero. Insomma, ci sono un bel po’ di restrizioni. Ma la salute viene prima di ogni altra cosa e vale la pena fare delle rinunce per poter stare bene. Continua a leggere dopo la foto

Poi c’è da sapere che ci sono alimenti che apportano molti benefici al fegato e alla cistifellea e che li aiutano a mantenersi sani. Uno di questi è il lievito di riso rosso. Questo prezioso alimento riduce i livelli di trigliceridi e colesterolo cattivo, mentre aumenta il colesterolo buono. Si trova in erboristeria e si può assumere sotto forma di compresse o in polvere.
Anche il ravanello nero è un ottimo rimedio per prevenire i calcoli alla cistifellea.

“Fratello” del ravanello rosso che tutti conosciamo, il ravanello nero è di origine selvatica ed è un portento per tutte le questioni legate a stomaco e fegato. Grazie alla presenza di vitamina B, vitamina C, minerali e ai glucosinolati, favorisce lo svuotamento della cistifellea. Come consumarlo? Sgranocchiatelo crudo dopo i pasti e vi aiuterà a digerire e a depurarvi. Continua a leggere dopo la foto


Sapevate che anche i clisteri di caffè sono potentissimi contro i calcoli alla cistifellea? Si tratta di un rimedio molto antico che funziona alla grande. Beh, sì, sono proprio clisteri, quelli che sappiamo tutti cosa significa. Come si preparano. Fai bollire un litro di acqua nel quale avrai sciolto 3 cucchiai colmi di caffè biologico in polvere. Fai cuocere per una decina di minuti a fuoco molto alto, poi abbassa la fiamma e cuoci ancora per 20 minuti. Fallo raffreddare, filtra fin quando non ci saranno tracce di polvere di caffè e usane mezzo litro per fare un clistere.

Cerca di trattenere per un quarto d’ora prima di andare in bagno. Di sicuro è un trattamento piuttosto d’impatto ma funziona benissimo e ripulisce a fondo. Inoltre è adatto anche a chi non ha più la cistifellea.
Altra cosa che dovete fare per far star bene la cistifellea è prendere un cucchiaino di olio e limone appena svegli. Dopo un quarto d’ora bevete due bicchieri d’acqua e poi via libera alla colazione.

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