Ognuno di noi nella propria vita ha immaginato almeno una volta come sarebbe rinascere dopo la morte, tornare alla vita sottoforma di un qualcosa che potrebbe durare nei secoli e che beneficerebbe al nostro pianeta, come un albero ad esempio. Ebbene, questo potrebbe divenire realtà grazie al ‘Capsula Mundi’, un innovativo progetto tutto italiano atto a trasformare i cimiteri a cui siamo abituati in rigorosi e puliti boschi verdi. Come? E’ semplice: trasformando i defunti in alberi. Ma prima di capire in che modo questo sarà possibile, è bene premettere che il pensiero degli inventori del progetto è volto ad una vera e propria ‘rinascita’ dopo la morte, considerando questo normale passaggio della nostra vita come un qualcosa di inevitabile si, ma che non necessariamente deve rappresentare la fine, anzi. Detto ciò, procediamo con ordine e vediamo in che modo tutto ciò potrebbe esser possibile.
Dunque, il progetto “propone la tumulazione in contenitori biodegradabili a forma d’uovo. Anche la forma non è stata scelta a caso. La nuova bara sembra infatti rievocare l’habitat ovattato dell’utero materno. L’involucro ovoidale può essere realizzato con un materiale a base di amido, bambù o vimini. Il defunto viene sistemato all’interno in posizione fetale, in compagnia dei semi di un albero. La morte che alimenta la vita, trasformando un luogo di dolore in un posto che segnerà la memoria del defunto” come suggerisce il sito ambiente.tiscali.it. Ancora, l’albero potrà esser scelto dalla persona ancora in vita che poi lo lascerà in eredità alla sua famiglia o agli amici più stretti, i quali potranno continuare a prendersene cura col passare del tempo. Perciò, albero dopo albero, il cimitero da posto grigio e cupo qual era, potrà diventare una vera e propria foresta, verde e rigogliosa.
“Il progetto ha iniziato ad assumere concretezza nel 2016 grazie ad una campagna lanciata su Kickstarter e adesso si trova nella fase di start-up, suscitando un interesse internazionale. Sebbene la capsula sia ancora in fase di sperimentazione e produzione, le urne biodegradabili dentro le quali inserire le ceneri del defunto sono già disponibili al commercio” come riporta invece sciencecue.it. A tal proposito, è cosa risaputa che per realizzare una classica bara è necessario abbattere un albero in perfetta salute e spesso di legno pregiato, tuttavia, è cosa meno risaputa invece il fatto che questo è il metodo di sepoltura dall’impatto ambientale più alto, in quanto le bare hanno un ciclo di vita breve essendo soggette a deterioramento.
Ed è proprio in questo concetto che risiede l’innovazione del progetto: bisogna coltivare un albero, non abbatterlo! Inoltre, tra gli intenti futuri dell’azienda, vi è anche quello che oltre a sensibilizzare l’uomo per optare una sepoltura ‘green’, prevede che lo stesso metodo venga riservato anche ai nostri animaletti domestici ai quali, spesso, viene invece riservato lo stesso ‘trattamento’ umano che di certo non fa bene al nostro pianeta.