Fin da piccoli tutti quanti vengono educati a bere il latte. In fondo il latte fa crescere bene e rende anche più forti (soprattutto sul fronte osseo, visto che le ricerche scientifiche dimostrano come il latte sia utile per prevenire l’osteoporosi).
Ultimamente però, sempre più persone prendono le distanze dal latte per ragioni spesso legate a una vera e propria scelta alimentare: i vegani ad esempio vedono nel latte vaccino una sorta di oltraggio perché prodotto, a loro dire, secondo procedure poco etiche. Ma chi non beve latte di mucca, su quale tipi di latte può dirottare le proprie attenzioni?
Oramai esistono tante alternative vegetali al latte di origine animale; alternative che sono ricche di gusto e anche piuttosto complete dal punto di vista nutrizionale. In questo senso il latte di soia rappresenta la scelta più gettonata di tutte sia perché lo si trova con una certa facilità, sia perché è ricco di proprietà nutritive, e poi anche perché viene comunemente proposto in tante varianti capaci di soddisfare i gusti più diversi.
Oltre a quello di soia, oggi giorno vanno di moda anche altre due tipologie di latte: c’è il latte di mandorle, che però è un po’ più calorico degli altri, e il latte di cocco, utilizzato soprattutto per realizzare smoothies e frullati.