GENGIVITE E AFTE
La gengivite è un disturbo che si manifesta spesso oltre che con l’infiammazione ( dolore, rossore, gonfiore e calore ) anche con il sanguinamento delle gengive, durante le normali pratiche di igiene orale (usando lo spazzolino da denti o il filo interdentale ) e a volte si accompagna alla presenza di fastidiose afte, cioè di ulcerazioni della mucosa della bocca. Sia la gengivite che le afte spesso sono sovrainfettate da batteri o virus o miceti. Le cause della gengivite e delle afte sono molteplici e spesso concatenate e possono essere la cattiva igiene orale, la presenza di tartaro, la carenza cronica di vitamine e oligoelementi nella dieta, la stitichezza, l’uso di alcuni farmaci . Come tutte le malattie, la gengivite peggiora e le afte diventano ricorrenti quando c’è un calo delle difese immunitarie dovute a stress o cattiva alimentazione.
La pianta amazzonica, il sangue di drago
Vero toccasana per questo tipo di disturbi che nel linguaggio scientifico vengono classificate come “parodontopatie”, è il rosso latice resinoso estratto da una bella pianta amazzonica : il Sangue di Drago o Sangue di Grado, chiamato Sangre de grado in spagnolo.
Gli indigeni estraggono la resina, incidendo il lungo e sottile tronco del Croton Lichlieri della famiglia delle euforbiaceae e lo utilizzano come una vera e propria panacea nelle affezioni gastrointestinali, come antibatterico, antifungino, antivirale, antinfiammatorio, cicatrizzante, emostatico, antidiarroico, disinfettante vaginale, ecc.
Numerosi sono i principi attivi identificati nel sangre de grado : eterosidi, tannini, acido benzoico, esteri dell’alcool resinico ed alcuni alcaloidi ; tra questi, particolare importanza riveste la taspina, una sostanza che ha dimostrato spiccate proprietà antinfiammatorie, cicatrizzanti ed antivirali.
Una ricerca svoltasi a Tor Vergata
Queste caratteristiche del sangue di grado hanno indotto Simonetta Ruggeri e Cinzia Salvatori, dell’Università di Roma Torvergata, a sperimentare la resina su pazienti che presentavano parodontopatie medie e gravi. Lo scopo era ottenere una riduzione dei segni clinici dell’infiammazione, l’abbattimento della flora batterica presente nel cavo orale, l’assenza del sanguinamento all’ispezione, e l’osservazione di una serie di altri dati clinici che potremmo definire più tecnici, quali la riduzione della mobilità dei denti, la riduzione di profondità di sondaggio, ecc.
I risultati furono sorprendenti ed avvalorarono scientificamente le proprietà disinfettanti, astringenti, cicatrizzanti ed antinfiammatorie della rossa resina dell’ Amazzonia .
Per un uso domestico si può utilizzare il sangue di drago puro o diluito.
IGIENE ORALE
Sciogliendo poche gocce (5-10 gtt) in acqua si ottiene un validissimo COLLUTORIO coadiuvante nella cura delle gengive sanguinanti, nella piorrea ed ulcerazioni di ogni genere.
Puro, può essere utilizzato per TOCCATURE sulle lesione provocate dalle afte, aiutandosi con un bastoncino di cotton fiock .
Entrambe le operazioni vanno ripetute 2 o 3 volte al giorno fino a remissione dei sintomi.
Sarebbe bene tenere la bottiglietta del sangue di drago nell’armadietto del pronto-soccorso. Qualche goccia applicata direttamente sui tagli o le ferite ferma immediatamente il versamento di sangue.
Versate in una bottiglietta di vetro oscura i due componenti. Chiudetela ed agitate energicamente fino a completa miscelazione. Ricordatevi di agitare sempre prima del uso.
UTILIZZO
Il sangue di drago è una resina estratta da una specie di croton. Esso ha proprietà cicatrizzanti, astringenti, disinfettanti.
Recenti studi hanno confermato la sua validità nella cura dell’ulcera gastroduodenale.