Avete presente quella pallina arancione sopra le torte che ogni volta vi mette in crisi e non sapete se si mangia oppure no? Ebbene sì, si mangia, è l’alkekengi o alchechengi, un frutto, una bacca che nasce da un piccolo cespuglio bello e facile da coltivare e che ogni autunno regala deliziosi e benefici frutti.
Conosciuto per i suoi fiori a forma di lanterna, la bacca è il frutto che si mangia ed è buonissimo!
L’alchechengi è una pianta perenne appartenente alla famiglia delle Solanaceae. Parente stretto della patata e del pomodoro, è spesso utilizzato come pianta ornamentale a causa dei suoi fiori a calice. Se in molti apprezzano le sue caratteristiche lanterne, non tutti conoscono invece la bontà delle sue bacche.
Come si mangia l’alchechengi
Assaggiate queste bacche dolcissime candite, immerse nel cioccolato o utilizzatele per preparare squisite marmellate. Ma attenzione: consumate solo le bacche, ogni altra parte della pianta non è commestibile.
Alchechengi anche sul terrazzo di casa: quando si semina
L’alchechengi si semina a febbraio, in un ambiente protetto come può essere un semenzaio. Create una piccola buca al centro di un vasetto, inserite al suo interno un paio di semi di alchechengi e richiudete il tutto con della terra, quindi bagnate.
Sistemate i contenitori in un ambiente riscaldato e attendete che i semi germinino. Una volta che le piante emergono dal terreno, continuate ad annaffiarle con costanza, ma senza ristagni idrici. Quando avranno sviluppato la quarta foglia, ogni pianta deve essere inserita in un vasetto. Nel frattempo iniziate a pensare al trapianto in piena aria aperta.
Dopo la metà di aprile, quando il rischio di gelate tardive è superato, trapiantate l’alchechengi. Se avete intenzione di coltivarne più di uno, posizionatelo in file distanziando ogni piantina di 100 cm.
Poche settimane dopo il trapianto concimate l’alchechengi con un prodotto ad alto contenuto di potassio per assicurarvi fioriture abbondanti e frutti più saporiti. Utilizzate un prodotto a lento rilascio che apporti nutrienti per tutto il ciclo colturale oppure distribuite a cadenza bisettimanale un concime liquido.
Quando è pronta la bacca di alchechengi
L’alchechengi si raccoglie indicativamente da metà agosto/inizio settembre fino a fine autunno, quando le graziose lanterne si seccano, lasciando intravedere al loro interno la bacca.
Nella nostra cucina la bacca di alchechengi è poco utilizzata, ma potremmo utilizzarla in umido, al forno, spremuta, saltata, e chi più ne ha più ne metta… esattamente come accade col suo lontano cugino, il pomodoro.