Un dolce è il piacere allo stato puro, ma se il dolce è crudista allora potete stare tranquilli anche con la coscienza: la cucina crudista, biologica, senza glutine, uova, latte, soia, lieviti e prodotti chimici, propone dolci che sono talmente “senza” che… sicuramente non fanno ingrassare. E senza rinunciare al cioccolato.
Non pensate infatti che la pasticceria crudista, vegana e biologica, sia solo a base di frutta.
Cosa mangiamo in un dolce crudista
Certo, le materie prime devono essere di prima qualità e salubri. Il cioccolato crudo viene realizzato da fave ecuadoregne, non tostate all’origine ma solo essiccate. L’unico dolcificante ammesso è zucchero di cocco con un basso indice glicemico. Le creme spalmabili privilegiano la nocciola e, nella versione “intensa”, sono senza zuccheri. Il latte è di mandorle.
Il crudismo vegan prevede un’alimentazione a base di frutta, verdura, semi e germogli, prevalentemente biologici e mai sottoposti a temperature superiori ai 42 gradi, per mantenerne intatte proprietà nutritive ed organolettiche.
Stesse semplici, ma rigorose regole, valgono per la sua versione dolciaria gourmet, ideata oltreoceano da Matthew Kenney. L’alta pasticceria raw esclude, infatti, non solo ogni forma di cottura ma anche l’utilizzo di farine e zuccheri raffinati, uova, latte e derivati, lieviti, prodotti chimici e soia. Al loro posto, trovano libero spazio latti vegetali spremuti a freddo, cioccolato crudo, zucchero di cocco, frutta fresca e secca, alghe e, perché no, verdure come l’avocado. Pasticcerie crudiste sono a Roma e a Torino.
Dieta crudista
Ma l’assunzione di cibo crudo come vero e proprio trattamento dietetico fu sviluppato in Svizzera dal medico Maximilian Bircher-Benner, celebre per essere l’inventore del muesli. Molto più recentemente ha preso piede in America il “raw food”, conosciuto anche come igienismo naturale.