Negli insetti più antiossidanti che nell’olio d’oliva, qualità superiori anche al succo d’arancia. Se gli insetti fossero in commercio, al banco del supermercato, di sicuro avrebbero una qualità nutrizionale da promuovere: sono pieni di antiossidanti. Lo studio studio è stato condotto dai ricercatori della facoltà di Bioscienze e tecnologie agroalimentari e ambientali dell’Università di Teramo, e pubblicato sulla rivista scientifica Frontiers in Nutrition and Sustainable diets.
Il team ha scoperto che il baco da seta, la cicala gigante e il bruco africano hanno fino al doppio dei valori antiossidanti dell’olio, mentre le cavallette e i grilli ne contengono fino a cinque volte tanto quelli del succo d’arancia fresco.
”Almeno 2 miliardi di persone mangiano regolarmente insetti – ha spiegato l’autore principale dello studio, Mauro Serafini, docente di Nutrizione umana nell’ateneo abruzzese – Sono un’ottima fonte di proteine, acidi grassi polinsaturi, minerali, vitamine e fibre, ma fino ad ora nessuno li aveva confrontati in termini di attività antiossidante con cibi funzionali classici come l’olio d’oliva o il succo d’arancia”.
”Non è possibile dire che siano ‘superfood’ – ha spiegato ancora Serafini – perché lo studio è stato condotto in vitro e si tratta di una potenzialità del cibo. Ora bisognerà, con nuove ricerche, capire l’effettiva biodisponibilità degli antiossidanti valutando cosa succede nell’organismo dopo averli mangiati”. Lo studio è stato condotto in vitro. Ciò significa che il contenuto di antiossidanti si riferisce all’estratto di acqua e liposolubili ottenuto da ciascun insetto e non a ciò che accade realmente al nostro corpo dopo aver ingerito insetti commestibili.
I ricercatori della Facoltà di Bioscienze e tecnologie agro-alimentari e ambientali, Mauro Serafini, Giampiero Sacchetti, Natalia Battista e Carla di Mattia lo scorso 15 luglio 2019 hanno pubblicato lo studio “Antioxidant Activities in vitro of Water and Liposoluble Extracts Obtained by Different Species of Edible Insects and Invertebrates” sulla rivista scientifica “Frontiers in Nutrition and Sustainable diets”. Maggiori informazioni sul tema disponibili online su Newsly.it
Insalata alla quinoa. Mai provata? La ricetta super light per la tua estate