Secondo la definizione data dall’Organizzazione delle Nazioni Unite per l’alimentazione e l’agricoltura (FAO) e dall’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS), i probiotici non sono altro che organismi viventi che se introdotti nell’organismo in piccole quantità apportano degli indubbi benefici alla salute umana.
Questi probiotici quindi sono dei microrganismi – ovviamente non patogeni – che di solito si trovano naturalmente negli alimenti, ma che possono anche essere aggiunti successivamente durante la fase di preparazione dei pasti. Attualmente i probiotici più popolari sono i lactobacilli e i bifidobatteri, e indipendentemente dalle varie tipologie, tutti i batteri che sono efficaci come probiotici rispondono sempre a 5 caratteristiche.
Le 5 caratteristiche dei probiotici
Le 5 caratteristiche per così dire fondamentali dei batteri efficaci come iprobiotici sono le seguenti:
- stimolazione delle difese immunitarie;
- produzione di sostanze antimicrobiche;
- produzione di enzimi o peptidi durante la digestione;
- prevenzione della colonizzazione della mucosa intestinale ad opera di batteri patogeni;
- riconducibilità a un gruppo batterico GRAS (ossia a un gruppo di batteri sicuri per la salute dell’uomo).
Insomma, l’azione di questi batteri amici può essere di grande aiuto per riportare l’equilibrio – soprattutto intestinale – e per risolvere tutta una serie di disturbi che affliggono la persona, rafforzandone globalmente il sistema immunitario. Problemi che hanno a che vedere con la digestione, quali pancia gonfia, stitichezza, diarrea, gas e crampi addominali.