Il sale in eccesso è in agguato dappertutto: patatine, insaccati, formaggi stagionati, cibi in scatola, acque minerali, merendine, prodotti confezionati, dolciumi. Ma anche nei menù troppo saporiti di ristoranti, mense e bar.
Un esempio per tutti: “i giovani divoratori di patatine e snack ne assumono anche 20 grammi al giorno”, contro una media diffusa di circa 10 grammi.
Abbattere la quantità giornaliera di sale portandola sotto i 6 grammi farebbe risparmiare decine di migliaia di vite umane ogni anno. Ma come fare?
Sostituire il sale a tutti i costi
Un gastroenterologo romano, Riccardo Paloscia suggerisce una “controcucina”, cioè una cucina fatta di olio crudo, profumi, poco sale da rimpiazzare con spezie capaci di esaltare il sapore di un cibo in modo intelligente. Consigli che, tra l’altro, vengono ripetuti da più parti: sostituire i cibi conservati o lavorati con alimenti freschi, aumentare ogni giorno la quantità di frutta e verdura, ridurre il pane troppo salato (magari sostituendolo con del pane viola), consumare occasionalmente formaggi “invecchiati” e salumi, utilizzare erbe aromatiche e condimenti come limone e aceto di mele per dare sapore.
I benefici di una dieta senza sale sulla salute
Secondo Paloscia dopo lunghi periodi di riduzione dei grassi saturi e del sale si sono verificate significative diminuzioni di complicanze e prolungamenti dei periodi di sopravvivenza di molti anziani. Un eccesso di sale assunto con la dieta, compromette la funzionalità renale: i nefroni, cioè le singole unità funzionali del rene, che filtrano il sangue, sono direttamente danneggiati. L’eccesso di sodio infatti fa male a cuore, vasi sanguigni, reni e cervello.