Un animaletto nel cervello che si nutre di cellule neuronali. E una donna morta a causa di questo animaletto che le è entrato appunto nel cervello, dal naso.
Tutto per colpa di una semplice negligenza da parte di una donna di 69 anni di Seattle. Una diagnosi tardiva ha fatto il resto e la donna è deceduta qualche giorno fa.
Ad ottobre, un ragazzo di 29 anni, sempre in America, era morto per la stessa meningoencefalite amebica.
Ha usato acqua del rubinetto, invece di quella sterilizzata, per pulire le narici e ha contratto l’infezione di una rara ameba-mangia-cervello.
È morta così una donna di 69 anni, affetta da sinusite. Secondo i medici la donna non avrebbe fatto attenzione al tipo di acqua utilizzata per curarsi e sarebbe così incappata nell’infezione mortale.
A riportare il caso è stato l’International Journal of Infectious Diseases. Per la seria sinusite di cui la donna soffriva i medici avevano prescritto dei lavaggi nasali quotidiani con il “neti-pot”, un apposito dispositivo per sciogliere il muco nelle cavità nasali.
La negligenza le è costata la vita. La donna, infatti, invece di utilizzare acqua sterile o una soluzione fisiologica, ha preferito adoperare un depuratore casalingo.
Appena dopo trenta giorni di cura, sul lato destro del naso è comparsa una macchia rossa. Il suo medico curante ha pensato a un problema cutaneo e ha prescritto alla donna un unguento. Nonostante le continue visite dal dermatologo, però, quella macchia continuava a stare lì.
Al primo sintomo ne è seguito uno più grave: le convulsioni. Dopo questo episodio, la donna è stata sottoposta a una tomografia computerizzata, così i medici hanno scoperto una lesione di 1,5 centimetri al cervello.
In un primo momento i dottori hanno pensato a un cancro, ma è stato solo con l’intervento che si è scoperta la verità.
Cos’è l’ameba mangia cervello
Si chiama Balamuthia mandrillaris e si trova nel terreno e nell’acqua dolce. L’infezione prodotta dall’ameba-mangia-cervello è causa di morte quasi al 100 per cento.
Una diagnosi difficilissima e tardiva
Lo studio ha innanzitutto individuato con precisione le cause della morte, attribuita ad un’ameba mangia cervello conosciuta con il nome di Balamuthia mandrillaris che ha il suo habitat naturale nel terreno e nell’acqua dolce.
E proprio quest’ultima sarebbe la causa dell’infezione in quanto è emerso che la vittima, per curare la sua sinusite, avrebbe fatto uso di semplice acqua del rubinetto anziché, come consigliato, di acqua sterile, distillata o precedentemente portata ad ebollizione per effettuare i lavaggi nasali prescritti.
Nel caso di infezione verificatosi negli Usa, oltre alla rarità dell’ameba mangia cervello che ha ucciso la donna, la diagnosi è stata resa ancora più difficile dal fatto che, osservata al microscopio, la Balamuthia mandrillaris può essere facilmente scambiata per una cellula immunitaria, alla quale è molto simile.