L’insonnia è un problema grave in quanto, non riuscire a godere di una notte di sonno ristoratore, rende più difficile svolgere le attività lavorative e di studio il giorno successivo, oltre a influenzare negativamente i rapporti interpersonali.
Non riuscire ad addormentarsi in tempi ragionevoli la sera o svegliarsi più volte nella notte è una problematica molto comune, soprattutto fra gli anziani e le donne, ma le notti insonni sono state sperimentate, purtroppo, un po’ da tutti nella vita.
Ecco la scoperta di un gruppo di ricercatori australiani.
La lana favorisce un sonno profondo
Alcuni ricercatori australiani hanno invitato 17 studenti e 36 persone anziane, di età compresa fra i 50 e i 70 anni, a dormire in una stanza mantenuta alla temperatura costante di 17°C, indossando, in maniera casuale, pigiami in lana merino, di cotone o in poliestere.
I ragazzi per 9 notti sono stati sottoposti a test di polisonnografia e gli studiosi hanno valutato anche la frequenza cardiaca, la temperatura della pelle, l’umidità relativa e i profili delle onde cerebrali dei partecipanti.
Chi indossava un pigiama di lana impiegava solo 12 minuti per addormentarsi contro i 22 e i 27 impiegati, rispettivamente, da chi indossava un pigiama di cotone o di poliestere.
Se si riesce a stare in una zona di comfort termico si dorme meglio. Nel range di temperatura “standard” è opportuno disperdere calore, mentre, se la temperatura scende, è necessario ridurre la dispersione per evitare interferenze con il sonno. E in questo la lana è il tessuto migliore a garantire questo scambio termico.
Tuttavia… la lana nuoce alla coppia
Un bel pigiama di lana, quindi, sembra proprio essere una panacea per dormire ma può nuocere alla salute di coppia.
I pigiamoni, o comunque indumenti troppo pesanti per la notte, costituiscono delle vere e proprie limitazioni al contatto diretto con il corpo del partner; quindi, ammesso pure che il pigiama di lana venga utilizzato per creare una zona di confort termico, non giova di certo all’intimità, che invece si nutre di vicinanza senza barriere.