Ritmo circadiano: cos’è e come funziona

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Ritmo circadiano e orologio biologico

Dopo il Nobel per la medicina attribuito ai tre scienziati che hanno individuato i geni che determinano il ritmo circadiano, vale la pena riconsiderare anche le nostre idee sul fatto che il ritmo sonno/veglia, e l’influenza dell’energia dell’universo sul nostro corpo, esistono davvero e ne determinano alcune fasi vitali.

Si tratta di numerosi geni che interagiscono tra loro, generando oscillazioni dell’espressione genica. L’attivazione di ciascun gene è regolata dal gene precedente nella sequenza, fino a costituire un processo a feedback autoregolato della durata di circa 24 ore. Sentiamo infatti parlare spesso di orologio biologico: ma cos’è e come funziona?

Ritmo circadiano

Come funziona il nostro orologio biologico

L’orologio biologico è il meccanismo complesso che regola il ripetersi ciclico di moltissime funzioni organiche: uno di questi è l’alternarsi tra sonno e veglia. Esso è regolato sia dai geni clock, al centro dello studio dei tre scienziati premiati, sia attraverso l’interazione con stimoli sincronizzanti che allineano il ritmo endogeno determinato biologicamente e geneticamente con quello dell’alternanza tra giorno e notte. In questa sincronizzazione è importantissima una struttura del sistema nervoso centrale chiamata nucleo soprachiasmatico, situato nell’ipotalamo, che viene influenzato per esempio dai livelli di luce, per mezzo di cellule retiniche specifiche.

Si parla di orologio biologico anche a proposito della voglia di maternità delle donne: è corretto?
Il termine orologio biologico non è scientifico in senso stretto, ed è stato usato in differenti accezioni per indicare fenomeni diversi. In questo caso, fa riferimento più a un meccanismo psicologico certamente influenzato anche dagli ormoni, che fanno scattare il bisogno di maternità in alcune donne in un determinato periodo della vita. Pertanto, si tratta di un caso diverso da quello precedente.

Orologio biologico e bisogno di maternità

Ritmo circadiano e disordini del sonno

La Classificazione Internazionale dei Disordini del Sonno comprende in tutto sei grandi categorie di disordini clinici e una di esse è quella dei disordini del ritmo circadiano sonno/veglia.

Il criterio comune a essi è che il disturbo è causato da alterazioni del sistema di mantenimento del ciclo circadiano, dei suoi meccanismi di sincronizzazione o un disallineamento del ritmo circadiano endogeno rispetto a quello dell’ambiente esterno.

I disordini più comuni in questa categoria? Fase di sonno ritardata (ci si addormenta troppo tardi), fase di sonno anticipata (ci si addormenta troppo presto), ritmo sonno-sveglia irregolare (ci si addormenta e sveglia a orari irregolari), ciclo sonno/veglia non-24 ore.

La diagnosi di questi disturbi è basata, oltre che sull’accurata raccolta della storia clinica, anche sui diari di sonno, sulle informazioni aggiuntive ottenute tramite questionari, sul cronotipo circadiano e sulla rilevazione delle misure fisiologiche del ritmo circadiano endogeno (misurazione della melatonina salivare, plasmatica o nelle urine).