Il biancospino (in erboristeria Crataegus monogyna) è un arbusto spinoso appartenente alla famiglia delle Rosacee. Il suo utilizzo terapeutico è molto antico e da sempre gli sono state riconosciute qualità importanti nella cura di disturbi legati all’apparato cardiocircolatorio e nervoso.
I principi attivi più importanti sono costituiti da flavonoidi e tannini ed è utilizzato anche come buon ansiolitico nei casi di insonnia e disturbi del sonno.
Biancospino, “la pianta del cuore”
Il biancospino, è davvero un rimedio naturale fenomenale per ciò che riguarda l’apparato cardiocircolatorio. Foglie e i fiori contengono una miscela di diversi flavonoidi, potenti antiossidanti e “spazzini” dei radicali liberi, utili nella prevenzione di malattie cardiovascolari e per combattere il colesterolo.
Grazie a queste proprietà, il biancospino è un eccellente protettore del cuore, in quanto dilata le arterie coronariche e favorisce un abbassamento delle pressione sanguigna. Quindi, indicato nei casi di pressione alta.
Sempre grazie ai flavonoidi, infatti, il biancospino viene anche sfruttato per ridurre l’infiammazione, per diminuire la fragilità capillare e per prevenire la degradazione del collagene a livello articolare.
Ma non è finita qui. Grazie alla presenza di proantocianidoli, il biancospino è capace di agire positivamente su tachicardia, extrasistole e aritmie, soprattutto in pazienti anziani, a rischio di angina pectoris o infarto, affetti da influenza o polmonite.
Infine, grazie alla vitexina, il biancospino ha anche un’azione sedativa e rilassante, utile soprattutto nei pazienti molto nervosi, riducendo ansia, agitazione, angoscia, e insonnia. Tutti disturbi che alla lunga, comunque, agiscono più o meno direttamente sulla salute del sistema cardiocircolatorio.
Per beneficiare di tutte queste eccellenti proprietà possiamo preparare una tisana di biancospino nel modo seguente.
Versare la miscela di foglie e fiori nell’acqua bollente e spegnere il fuoco. Coprire e lasciare in infusione per 10 minuti. Filtrare e bere al momento del bisogno in caso di palpitazioni, tachicardia e nervosismo. Lontano dai pasti contro l’ipertensione. Prima di andare a dormire per usufruire dell’azione rilassante e sedativa.
Ma non c’è solo la tisana. Il biancospino si può utilizzare anche sotto forma di tintura madre ed estratto secco.
La posologia consigliata è di 20/40 gocce due volte al giorno per la Tintura madre, mentre il Macerato glicerico si assume nella dose di 50 gocce una volta al giorno.
In estratto secco, generalmente la posologia è di circa 500 mg da assumere una volta al giorno, lontano dai pasti, per almeno 6 settimane.
Il biancospino molto raramente presenta degli effetti collaterali; è sconsigliato in caso di pressione bassa o gravidanza. E’ comunque fondamentale, prima di qualsiasi utilizzo, di consultare il proprio medico curante.