Parlare di frutti ibridi può far arricciare il naso… Eppure quando si parla di cibi “naturali”, spesso ci si dimentica che alcuni frutti o verdure sono il risultato di incroci, innesti, ibridazioni e selezioni di vario tipo, spesso frutto di un lavoro millenario, fatto di tentativi e studi più o meno scientifici, nella maggior parte dei casi effettuati ben prima dell’avvento dell’industrializzazione e dei consumi di massa.
Ibrido infatti non vuol dire OGM. Per ottenere frutti più resistenti o produttivi non servono necessariamente manipolazioni genetiche in laboratorio, basta a volte solo incrociare specie diverse con tecniche “secondo natura” e tradizione. Le motivazioni? Vanno da quelle commerciali, per accontentare i palati sempre più esigenti della clientela, a quelle ambientali: i cambiamenti climatici hanno modificato notevolmente le colture, i tempi e i metodi produttivi. L’ultimo nato è un incrocio tra cedro e limone, con quel suo strano nome.
Si chiama “canarone”, dal colore giallo canarino, ed è l’incrocio tra un cedro e un limone. Noto anche come limone cedrato, era stato inizialmente importato, ma oggi ha caratteristiche proprie, mappate dall’Università di Torino e valorizzate dall’Arca del Gusto di SlowFood. Il Canarone è un prodotto d’élite: se ne raccoglie circa un quintale a stagione, mentre con gli altri agrumi si arriva a 5 tonnellate.
Come usare il Canarone in cucina
Il limone cedrato è una vera delizia consumato nelle insalate, nelle quali viene aggiunto fresco tagliato a fettine sottili ed è, inoltre, perfetto per preparare gustose marmellate e scorze candite. Diciamo che il suo uso è pari pari a quello del limone e del cedro in cucina, e non ha niente di meno rispetto ai due agrumi da cui deriva. Meno aspro, di certo, questo sì.
Ecco alcuni alimenti ibridi (insospettabili), ma naturali e buonissimi
Limone
Il limone è una pianta originaria della Cina, della Birmania e dell’India Settentrionale. Solo di recente gli scienziati hanno scoperto che si tratta di un ibrido tra il cedro (Citrus medica) e l’arancio amaro (Citrus amarantum). Si tratta probabilmente di un’ibridazione naturale.
Kiwi Giallo
Buccia liscia e polpa giallo oro (non a caso è noto anche come “gold”), dolcissimo e delicato al gusto, è ricco di sali minerali e vitamine.
Clementina
Quasi tutti gli agrumi che oggi noi conosciamo sono degli ibridi. E anche uno dei più amati, la clementina (Citrus × clementina), è frutto di un’ibridazione, questa volta artificiale, tra un mandarino Avana e una selezione di arancio amaro.
Fragola
Prima della Scoperta dell’America, per “fragola” in Europa si intendeva la Fragaria vesca, ossia la fragolina di bosco. La Fragaria ananassa che invece oggi conosciamo è un ibrido artificiale tra la Fragaria virginiana del Nord America e la Fragaria chiloensis del Cile. L’ibridazione avvenne per la prima volta in Francia all’inizio del ‘700, probabilmente in maniera accidentale.
Uva da tavola
Anche tutte le varietà di uva da tavola sono il risultato di un’infinita serie di ibridazioni e selezioni. La più famosa, l’uva Italia, venne inventata nel 1911.