Capelli rovinati a fine estate, cosa fare (e assumere) per la loro salute

0
5384
Capelli rovinati a fine estate, cosa fare (e assumere) per la loro salute

Il periodo tra la fine dell’estate e l’inizio dell’autunno fa registrare sempre un aumento di problemi ai capelli, il cuoio capelluto soffre e il fusto appare debole e rovinato.
Caldo, sole, salsedine e cloro possono renderli ruvidi, porosi, privi di movimento e brillantezza; Ecco cosa dobbiamo fare  per evitare che dopo il danneggiamento inizi anche la caduta, perché i capelli sono più facili da pettinare e hanno un aspetto finale migliore quando sono in condizioni di salute ottimale.

capelli sani e forti

Cominciamo con la classica “spuntatina”

Più che una possibilità è un rito, bastano un paio di centimetri sulle punte per dare alla chioma un aspetto già più sano rispetto a prima. Le estremità del capello, infatti, sono quelle che maggiormente risentono dello stress da spiaggia, ma per fortuna sono anche quelle che si curano più in fretta con un colpo di forbice. In alternativa si può anche tentare di eliminare le doppie punte senza tagliare i capelli.

Idratare

Shampoo specifico, balsamo addolcente, oli e maschere per capelli: sono la soluzioni più indicate per reidratare la chioma, dalle radici alle punte. La costanza, come in tutte le cose, anche in questo caso paga, perché i trattamenti specifici sono un investimento, e hanno una durata prolungata, che non si esaurisce dopo il primo lavaggio successivo all’applicazione.

Olio di Monoi, toccasana per pelle e capelli

Alimentazione e integratori di fine estate

Ad assolvere il ruolo più importante è l’alimentazione. È bene fare incetta di proteine ricche di aminoacidi (come cisteina, metionina, arginina e lisina), vitamine del gruppo B (B3, B5, B6, B12) che regolarizzano la secrezione sebacea, vitamina H (contenuta in vegetali, cereali integrali, lievito di birra, tuorlo d’uovo, riso, latte e fegato) e vitamina E (presente in oli vegetali, germe di grano e frutta secca) che svolgono un’efficace azione protettiva.
Studi dimostrano che una carenza di vitamina D riduce la crescita del bulbo pilifero: integratori ed esposizione al sole aiutano molto.

CONDIVIDI
Articolo precedenteTorta salata di verdure vegana
Articolo successivoDieta del kiwi: come farla e quanti mangiarne al giorno
La Redazione del portale SoluzioniBio.it - dedicato ad Alimentazione Sana, Benessere e Stile di Vita, Prodotti Naturali e Bio, Cosmesi Naturale e Rimedi Naturali (quelli "della nonna", della nostra preziosa tradizione che non deve andare dispersa) - è composta da editori e giornalisti appassionati al tema del vivere bene fisico e psichico, seguendo il più possibile la Natura, evitando al massimo di intossicare il corpo e l'ambiente di vita con sostanze chimiche che portano con sé sempre degli effetti collaterali e nocivi.