Lo zinco è un minerale indispensabile al nostro organismo in quanto è un elemento costitutivo di oltre duecento enzimi e di molte altre proteine.
In particolare lo zinco è essenziale per il funzionamento di enzimi che regolano la respirazione cellulare, di quelli che hanno un’azione antiossidante e di alcune proteine che consentono di dipanare il DNA strettamente aggrovigliato nei cromosomi e quindi “leggerne le istruzioni”.
Il contenuto complessivo di zinco nel corpo umano varia tra gli 1,4 e i 3 grammi.
Lo zinco si accumula prevalentemente all’interno delle cellule di muscoli, ossa, pelle e fegato e nei capelli, ma è presente anche nei tessuti cerebrali, nello sperma e, in piccole quantità, nel plasma e nei globuli bianchi.
Queste riserve non sono facilmente utilizzabili, per cui la dieta alimentare deve contenerne quantità sufficienti per soddisfare il fabbisogno dell’organismo.
Alimenti che contengono zinco
Gli alimenti che contengono una maggiore quantità di zinco sono (in ordine decrescente): grana, fegato, anacardi, carni rosse, polipo, fontina, seppie, parmigiano, bresaola, salame, arachidi tostate, pecorino, uova, lenticchie, avocado.
Vegani e vegetariani, al posto della carne rossa, possono ovviare con funghi secchi, pinoli, anacardi, noci e fave secche, che ne sono ugualmente molto ricchi.
Chi sono le persone a rischio di carenza di zinco?
L’alcol inibisce l’assorbimento di zinco. Anche le persone che soffrono di disturbi alimentari di tipo anoressico e, più in generale, le persone cronicamente a dieta, possono soffrire di gravi carenze di zinco.
E quali segnali fisici denotano una carenza di zinco?
Uno dei segnali più frequenti per capirlo è il diradamento dei capelli. Ma non meno a rischio sono anche i pazienti affetti da eczema e psoriasi, perché queste due patologie aumentano il ricambio cellulare, che può quindi portare ad una diminuzione del minerale.
Altro segnale: se vi ammalate spesso e/o avete una lenta guarigione delle ferite, è senz’altro indice di un basso livello di zinco nell’organismo.