Caricabatterie sempre attaccato alla presa: ecco quanto si consuma

0
2616

Che si sia in possesso di uno smartphone, tablet o notebook, è usanza comune caricare i propri dispositivi di notte per una questione di comodità, tuttavia, in quanti lasciano poi attaccato il caricabatterie alla presa per tutto il resto della giornata? La risposta è molti, anzi, moltissimi ed è una pratica parecchio diffusa che in realtà può costare molto cara. 

Come riporta il sito tecnologia.libero.it, “anche se non stanno ricaricando proprio nulla, i moderni caricabatterie continuano a consumare una piccola quantità di energia per il solo fatto di essere collegati alla rete elettrica. Il sintomo più evidente di questo consumo è il calore, seppur minimo, che un caricabatterie lasciato attaccato al muro emana anche se non sta lavorando”. Nonostante la premura dei produttori nel rassicurarci in merito all’efficenza dei loro prodotti, in realtà, sappiamo che quando il caricabatterie è collegato alla corrente elettrica senza alcun carico è ovvio che stia consumando lo stesso energia, poiché i circuiti interni vengono comunque alimentati per poi dissipare tutto ciò che è ‘in eccesso’ sotto forma di calore. 

Trascurando il consumo di energia elettrica (per nulla ecologico) e concentrandoci sui costi medi, i numeri trapelati si rivelano a dir poco ‘spaventosi’, difatti, “se tutti lasciassero il caricabatterie attaccato alla presa, in un anno, il costo totale in Italia sarebbe pari a circa 9 milioni e 838mila euro all’anno. Un consumo del genere, seppur basato su una stima e su un’ipotesi, sarebbe superiore a quello di oltre 40 paesi in tutto il mondo” come riporta ilmessaggero.it

Lasciare il caricabatterie attaccato alla presa di corrente si rivela quindi antieconomico ed antiecologico, tuttavia, se proprio non se ne può fare a meno, sarebbe meglio utilizzare delle multiprese elettriche con il tasto di accensione, cosicchè l’unico gesto che si dovrebbe fare al mattino sarebbe premere un semplice pulsante: soluzione intelligente e a prova di pigrizia.