I prodotti dell’alveare sono numerosi e godono tutti di ottime proprietà per il benessere del nostro organismo. In questo articolo parliamo della cera d’api, forse meno conosciuta del miele, della pappa reale, del polline e della propoli, ma altrettanto efficace.
D’autunno, periodo di transizione tra il calore estivo e il freddo autunnale, le difese immunitarie si abbassano notevolmente mettendo a dura prova la nostra salute.
Per questo difendersi è importante non solo per ammalarci di meno, ma che per essere più preparati rispetto alle influenze invernali.
La cera d’api costituisce un rimedio naturale contro i malanni di stagione, rappresentando inoltre un ottimo integratore.
Cera d’api: cos’è e a cosa serve
Cos’è esattamente la cera d’api? Si tratta di una secrezione delle api grazie alla quale si costruiscono le strutture interne all’alveare, le piccole casette visibili anche a occhio nudo, nelle quali viene conservato il miele. La cera deriva dalle ghiandole ceripare, poste nell’addome delle api. Le ghiandole infatti sono capaci di produrre il composto sotto forma di goccioline che, a contatto con l’aria, si solidificano. Le api le lavorano con zampetta e saliva al fine di formare la struttura finale.
Come per tutti i prodotti dell’alveare, il suo uso è antichissimo. Egizi e romani la utilizzavano per creare, produrre, proteggere e addirittura per mummificare. La tecnica di estrazione è simile a quella del miele, ma purtroppo nei secoli ha perso quella rilevanza di cui godeva.
In primo luogo ricordiamo che l’alveare è costituito da moltissime cellette fatte appunto di cera. Le “casette di cera” servono per immagazzinare polline e miele, e allevare le larve. L’estrazione vera e propria della cera può avvenire attraverso tre procedimenti:
a bagnomaria, per fusione o tramite presse a vapore.
Esistono due tipi di cera: quella di opercolo, estratta durante il processo di niellatura, che è anche quella più chiara. E quella dei favi di covata, più scura e meno pregiata perché piena di impurità. Quest’ultima infatti deve subire un processo di purificazione prima di essere utilizzata.
Oltre alla cera gialla su descritta, esiste anche la cera alba, che si produce grazie alla sbiancatura della cera gialla.
La cera d’api, se analizzata a livello chimico, contiene acidi cerosi tra i quali acido palmitico, melissico e cerotico, idrocarburi, propoli, pigmenti ed altre sostanze.
Cera d’api: proprietà e benefici per la salute
Per quanto riguarda della cera d’api, esse variano dai benefici per la pelle a quelle protettive e idrorepellenti. Infatti essa viene largamente utilizzata come pellicola protettiva, che impedisce l’eccessiva perdita di acqua nella cute. Possiede inoltre proprietà antidolorifiche ed espettoranti: è quindi consigliata nel caso in cui si soffra di asma, bronchite, sinusite, dolori reumatici e dolori causati da gotta, artrite, sciatica, lombaggini, varici, tosse, e per i sintomi del raffreddore o per le gengive infiammate.
Le sue componenti fanno sì che sia largamente utilizzata per la cosmesi naturale: creme per le mani e per il corpo a base di questo prodotto garantiscono una pellicola protettiva capace di proteggere e idratare la cute screpolata da bruciature, secchezza e punture d’insetti.
La cera d’api è anche molto utilizzata per manufatti artigianali come le candele, dal profumo dolce e intenso, ai prodotti per i mobili a quelli per le scarpe. É infatti molto importante perché rappresenta una valida alternativa alla paraffina, utilizzata negli stessi modi ma sintetica invece che naturale.
La cera d’api, infine, è un valido supporto nel settore alimentare perché serve per avvolgere cibi come i formaggi e farli durare più a lungo, o come additivo alimentare ad esempio come per la frutta, che così può avere una buccia più brillante. In cucina può servire anche per sigillare barattoli e contenitori di conserve.
Come usarla e dove acquistarla
É possibile acquistare la cera d’api direttamente in apicoltura, oppure in farmacia ed erboristeria. Viene venduta grezza o raffinata, sotto forma di candele, saponi, cosmetica come creme, maschere o prodotti diluiti. Da assumere è possibile acquistarla sotto forma di scaglie per fare suffumigi o scioglierla in acqua calda. Per le donne esistono in commercio ottime creme depilatorie composte da cera d’api, che garantiscono una depilazione più naturale e indolore.