Forse se diciamo muscolo pubococcigeo, non vi salta nulla alla mente. Beh, peccato. Perché il PC è il muscolo del piacere… Certo, “quel” piacere. Perché la vita mica è fatta solo di lavoro, fatica, crisi, ansia, stress, insoddisfazione, alti e bassi. È fatta pure di piacere. Mentale, prima. E fisico poi. Perché in fondo le due cose vanno di pari passo: non c’è piacere fisico senza che anche la testa sia coinvolta. Il piacere intimo, questo sconosciuto. Sarà pure una cosa naturale ma non è così scontato. Anzi.
Come scrive Donna Moderna, che riporta un sondaggio di Joyclub, il 68% delle donne ha paura di non raggiungerlo e sente ansia al solo pensarci. E sono tante le donne che fingono, più o meno 7 su 10. Il cervello, dicevamo, è importantissimo e infatti spesso andrebbe allenato più quello che il muscolo pubococcigeo (che viene in aiuto non solo per raggiungere il piacere ma anche nel parto e nella minzione). Anche se anche lui conta. Ecco perché va curato. E sviluppato. Spesso se il muscolo non è abbastanza allenato, non si raggiunge il piacere. Se invece lo è, si arriva più facilmente al “nirvana”. Non solo: si previene il prolasso, il parto è meno complicato, si rischia meno di soffrire di incontinenza. Continua a leggere dopo la foto
C’è dell’altro: se si fa ginnastica per il pavimento pelvico, diminuiscono anche i dolori mestruali. Gli esercizi, infatti, migliorano la circolazione e possono essere utili in caso candida e altre infezioni vaginali. Anche in menopausa è utile allenare il pavimento pelvico per combattere secchezza e vampate di calore.
Le donne incinte dovrebbero allenarlo per rendere durante il parto i muscoli più elastici. Non ultimo, la ginnastica per il pavimento pelvico rafforza l’addome e fa sparire (o quasi) la pancia. E con questa vi abbiamo convinte. O no? Ma veniamo al dunque e capiamo come si allena questo muscolo così importante per tante cose. L’esercizio più facile, da ripetere più volte al giorno, è quello di interrompere il flusso mentre si fa pipì trattenendo per qualche secondo. Poi si rilascia e si ripete una decina di volte. Continua a leggere dopo la foto
Ovviamente, una volta capito il meccanismo, l’esercizio si può fare in qualunque momento della giornata, anche mentre si sta al pc a lavorare. L’esercizio va ripetuto ogni giorno, per un totale di 7/8 minuti al giorno. I risultati si apprezzeranno già dopo qualche settimana.
Un altro esercizio per il pavimento pelvico prevede che si parta da seduti con le gambe incrociate. Mentre inspiri contrai la muscolatura e trattieni. Poi rilassati. Ci vuole un po’ di tempo prima di avere il controllo totale ma, ripetizione dopo ripetizione, si arriva all’obiettivo.
In alternativa, o in aggiunta, c’è un altro esercizio, il ponte. Si parte da sdraiati a terra, le ginocchia piegate e le gambe divaricate non oltre l’ampiezza delle anche. Ora si solleva il bacino contraendo la muscolatura del pavimento pelvico e si trattiene. Poi si torna col bacino a terra e si ripete per 15 volte. Continua a leggere dopo la foto
In alternativa potete provate questo: in piedi, con le gambe divaricate (non troppo, diciamo ampiezza anche), piegate leggermente le ginocchia. Mettete una palla a metà coscia e avvicinate le ginocchia contraendo il perineo. Tenete la contrazione per qualche secondo e ripetete l’esercizio per 5 volte.
Da in piedi si può fare anche un altro esercizio: gambe tese, piedi ruotati verso l’esterno e una palla tra le caviglie. Senza piegare le gambe, stringete la palla cercando di avvicinare il più possibile le caviglie. Trattenete la contrazione e ripetete l’esercizio per 5 volte.
Anche lo yoga e il pilates sono allenamenti utili, per il pavimento pelvico e non solo: in entrambi il muscolo pubococcigeo viene sollecitato, attivato e tonificato, con tutti i benefici che ciò comporta. E ora? Non vi resta che provare.
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