Microplastiche nella catena alimentare: 4 abitudini per limitare i danni alla salute

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Microplastiche nella catena alimentare: 4 abitudini per limitare i danni alla salute

Benvenuti a tavola e buon appetito, questa sera mangeremo… plastica.
Nessuno accetterebbe un invito simile, eppure capita più spesso di quanto si pensi di ingerire plastica, visto l’alto livello di inquinamento da microplastiche che ha invaso i mari e che, attraverso la catena alimentare, arriva sempre più spesso nei nostri piatti.

Le ricadute negative, anche per la salute umana, sono ovvie, in quanto le microplastiche oceaniche entrano nella catena alimentare di pesci, crostacei e molluschi, arrivando così all’interno dei nostri organi.

Ma pesci e molluschi non sono comunque le uniche fonti alimentari che possono contenere microplastiche. Altri alimenti e bevande potrebbero essere infatti altrettanto contaminati (come ad esempio l’acqua in bottiglia).
E a volte, sono proprio i nostri comportamenti sbagliati a favorire l’ingestione della plastica.

Ecco dunque 4 consigli per evitare il più possibile di assumere plastica e limitare così i danni alla nostra salute.