Pressione, ritenzione idrica, infiammazioni: come sostituire il sale a tavola

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Il sale fa male, oramai è risaputo. Causa ritenzione idrica, alimenta alcune infiammazioni da malattie autoimmuni che magari stiamo silentemente covando, ed è un grave problema per la pressione arteriosa.

Come possiamo sostituirlo ed evitare di assumerne più di 5 grammi al giorno, la quantità massima tollerata dall’Organizzazione mondiale della Sanità?

Il sale è l’ingrediente più adoperato in cucina per dare sapore alle nostre pietanze. Purtroppo, però, capita che ne facciamo un utilizzo sbagliato, abbondando nelle dosi, oramai per (cattiva) abitudine e senza che ce ne accorgiamo.

Come per ogni cosa, anche per l’uso di sale è opportuno farsi guidare dal buonsenso. Oltre a regolarsi con le dosi, o scegliere alternative più sane, come ad esempio il sale integrale, esistono tanti piccoli trucchi che possono aiutarci a sostituire questo ingrediente a tavola. Ecco alcune soluzioni molto facili e a portata di mano per un’alimentazione più sana e una dieta quotidiana priva di sale.

Sale da cucina: ecco alternative più sane

Sostituire il sale con le spezie

Nel mondo delle spezie troviamo un gran numero di modi per sostituire il sale in cucina. Un’ottima alternativa al sale sono le erbe aromatiche, gli oli essenziali, o condimenti alternativi come limone e aceto.  Le erbe aromatiche che possono sostituire il sale nella cottura degli alimenti sono:

  • Basilico
  • Cerfoglio
  • Alloro
  • Menta
  • Salvia
  • Timo
  • Coriandolo

Cottura con vino e aggiunta di limone

Sfumare gli alimenti, in fase di cottura, con vino o aceto, risulterà essere particolarmente proficuo. Anche il limone, col suo retrogusto decisamente aspro, renderà i piatti piacevoli da gustare.  E ancora, con l’aggiunta del pizzicorino di pepe e peperoncino, potremo camuffare al meglio la mancanza di sale.

Evitare l'utilizzo del sale grosso durante la cottura

Il gomasio come alternativa al sale

Esistono dei condimenti a basso contenuto di sodio, come il gomasio, originario del Giappone, che deriva dalla lavorazione dei semi di sesamo tostati, macinati e conditi con sale marino. Sempre di sale si tratta? Si, però la classica ricetta del Gomasio prevede infatti per 7 cucchiai di sesamo 1 solo cucchiaio di sale, e si possono poi variare le proporzioni a seconda dei gusti e delle esigenze, ad esempio miscelando 10 parti di sesamo e una sola di sale, fino anche a un rapporto di 20 o 25 a 1.

Nei negozi di alimentazione naturale e macrobiotica troverete il gomasio già pronto in bustine o barattoli di vetro ma è possibile anche auto-produrlo con facilità a casa propria, con il doppio vantaggio di risparmiare e avere un prodotto sempre fresco.
Questo semplicissimo condimento a base di goma (sesamo) e shio (sale) può essere utilizzato a crudo per condire insalate e verdura ma anche riso, pasta o altro.

Possiamo quindi dire addio al sale per sempre, senza rinunciare al sapore “saporito” dei piatti.