REI – indica la Forza Dinamica che regge tutto l’universo, un potere spirituale, un’energia vibrante al confronto della quale tutte le altre energie diventano insignificanti. È l’Energia vitale che pervade ogni cosa, lo Spirito Santo, il prana, il mana, il chi (ogni cultura o religione lo indica con un nome diverso).
KI – indica l’Energia vitale propria dell’essere umano, che egli assorbe per vivere e può irradiare intorno a lui.
REIKI – indica la connessione tra l’Energia cosmica e quella individuale. Questa connessione, facendo fluire l’Energia vitale, è in grado di donare qualcosa a tutti ed offrire il benessere agli organismi malati, vecchi o debilitati.
Il Reiky è una pratica, un metodo, di riequilibrio energetico naturale che, oltre alla sfera fisica, può toccare anche quella mentale e spirituale.
Il Reiki è un metodo di guarigione semplice, intuitivo e disponibile per tutti.
Il Reiki è una via verso, non solo la guarigione dalle malattie, ma anche di conoscenza interiore, consapevolezza, rafforzamento dei talenti personali, salute del corpo ed equilibrio dello spirito, per giungere all’auto-realizzazione.
Come sosteneva Mikao Usui colui che ha divulgato il reiki:
“il reiki è l’eredità spirituale di tutti gli esseri viventi e non può essere
e non sarà mai di dominio esclusivo di un gruppo di persone”.
Usui era un sostenitore dell’intuizione e della libertà nella pratica reiki e lui stesso non utilizzava le 21 posizioni guida, tradizionalmente insegnate. La tradizione ci arricchisce ma dobbiamo stare attenti a non restare incatenati a schemi prefissati, considerandoli una regola invece che una semplice guida iniziale.
Reiki è una via di miglioramento, di apertura, di conoscenza, di responsabilità e consapevolezza. È un cammino verso se stessi, è energia…lasciatevi guidare dal vostro istinto.
L’insegnamento del Reiki
Questo insegnamento, viene suddiviso in tre livelli, comunque già dopo aver conseguito il primo livello una persona può fare dei trattamenti a se stessa o ad altri esseri viventi.
Primo livello:
Con il primo livello, il candidato, restando ad occhi chiusi, riceve le prima 4 attivazioni o iniziazioni. La prima pulisce i canali energetici, la seconda fa scorrere l’energia, la terza riabilita le “memorie della salute” e inizia così un processo di autoguarigione fisica, emotiva e mentale. L’ultima attivazione “fissa” il lavoro fatto in modo che duri nel tempo.
Pertanto, anche se il Reiki non fosse usato per anni, sarà pur sempre disponibile. Per ripristinare il contatto con l’Energia cosmica, perennemente disponibile, sarà sufficiente concentrarsi qualche minuto, con un’opportuna meditazione, e imporre le mani sul proprio corpo o su quello di un’altra creatura vivente.
Dopo aver ricevuto il primo livello, un’individuo può farsi l’autotrattamento (che sarebbe consigliato giornalmente), e mettere a disposizione le sue mani ed il suo cuore, di coloro che sono malati, tesi o spaventati. Se egli imporrà le sue mani su una parte dolente, l’energia vitale inizierà a scorrere, fluendo in quell’area ed anche nei punti più appropriati, essendo dotata di una sua propria e specifica intelligenza.
Secondo livello:
Con il secondo livello, il candidato impara tre simboli che, oltre ad aumentare la sua capacità di incanalare energia vitale, gli permettono di fare trattamenti anche a distanza.
Sempre restando con gli occhi chiusi, il candidato riceve un’iniziazione sulle mani, in questo modo esse diventano energeticamente adatte per disegnare i simboli nell’aria, al fine di potenziare un normale trattamento o farne uno ad una persona distante che non ha potuto contattarlo di persona.
Terzo livello:
Questo livello è riservato a chi vuole diventare Master di Reiki. Per riceverlo è necessario che il candidato sia disposto a seguire un Maestro, partecipare e, se possibile, organizzare dei corsi di Reiki, rivedere la sua vita ed imparare e vivere ogni giorno l'”amore universale” ed il “servizio”.
Quando il Maestro realizza che il candidato è pronto gli insegna il profondo significato dei vari simboli, glieli fa sperimentare e quindi gli da l’iniziazione utilizzando il Simbolo del Maestro.
Al di la della parte puramente tecnica, diventare Master vuol dire “aprire il proprio cuore”, imparare a non giudicare e superare le aspettative.
Questi sono i primi e necessari passi per cominciare a percorrere il sentiero dell’evoluzione spirituale. Va sottolineato che le varie iniziazioni non conferiscono niente di nuovo, ma mettono in grado il candidato di utilizzare ciò che ha maturato nel corso di questa vita ed in quelle passate.
Una seduta di Reiki
L’atto di imporre le mani su una parte malata, al fine di alleviarne il dolore, è antico come l’uomo; il tocco, infatti, dona pace e calore. In un trattamento di Reiki, il terapeuta si connette con la fonte dell’Energia universale, quindi la incanala offrendo così un beneficio al paziente ed anche a se stesso.
Per effettuare un trattamento si utilizzano entrambe le mani, con i palmi verso il basso. Le dita, pollice compreso, sono estese e vicine le une alle altre. Nel corso della seduta le mani vengono appoggiate delicatamente sulle varie parti, senza esercitare pressione, in uno stato di calma e rilassamento.
Per attivare il flusso dell’Energia vitale è importante che entrambe le mani tocchino il paziente o siano a pochi centimetri dal suo corpo. L’energia vitale, comunque, non fluisce solo dalla mani del terapeuta ma può correre attraverso ogni parte del suo corpo per raggiungere le zone ammalate del paziente. I terapeuti Shiatsu, talvolta, sentono il Ki che fluisce dal loro gomito quando lo usano per esercitare una pressione.
Quando si usa il Reiki, è necessaria solo una minima concentrazione. Si applicano le mani su una data area, con l’intento di curarla, e l’energia fluirà. Talvolta, diventerà istintivo porle in un punto piuttosto che in altro. Va ricordato che il Reiki è un’energia intelligente in grado di fluire da sola fino alle zone in cui è richiesto il suo benefico effetto.
Quando il Reiki viene usato su cani, gatti e bambini piccoli, l’imposizione della mani deve essere molto breve, una trentina di secondi e non di più, perché sono soggetti che non amano star fermi ed assorbono l’energia molto più facilmente e rapidamente degli adulti.
Se la seduta è rivolta a curare un’area specifica non dura molto ma, se si vuole intervenire con un effetto benefico totale, è necessario pianificare un’ora o anche di più. È meglio che una seduta venga effettuata in un ambiente tranquillo, possibilmente in silenzio. È anche consigliabile che non vi presenzino altre persone.
A volte, comunque, una conversazione intelligente può aiutare il paziente a liberarsi da qualche sua pena. Alcuni terapeuti amano lavorare a suon di musica, in questo caso è bene usare musica classica o New Age, non canzoni e neppure hard rock o hip hop.
Si suggerisce di lavorare sicuri di non essere disturbati, con le luci abbassate e il telefono staccato.
Il compenso
Se il terapeuta Reiki crede veramente di operare nel nome di una Forza Universale, Intelligente e Benefica, dovrebbe offrire le sue prestazioni in cambio di un’offerta libera o comunque limitata. È difficile pensare che l’energia cosmica possa passare attraverso le mani di un individuo che pensa prima al suo guadagno e poi al benessere dei suoi pazienti.
Un terapeuta Reiki, infatti, dovrebbe sempre essere un esempio di onestà e rettitudine morale e materiale, in caso contrario potrebbe offrire ben poca cosa. Non si può infatti offrire quello che non si ha.
Esiste una Legge chiamata di “causa ed effetto” (karma per gli Indù) e non è certo invidiabile chi pensa di arricchirsi utilizzando l’Energia che il Cosmo mette liberamente a disposizione di tutti. Chi usufruisce di una terapia Reiki dovrebbe perciò offrire un compenso così come lo dà ad altri terapeuti, medico compreso. C’è una vecchia Legge che afferma che, quando si riceve qualcosa, è giusto restituire qualcosa! Basta non esagerare in un senso o nell’altro!
Conclusione
Non esiste un modo sbagliato per effettuare una seduta di Reiki. Quello che conta è l’amorevole intenzione di portare sollievo ad un sofferente, basta imporre le mani nei vari punti, prestabilito dalla prassi del Reiki, e lasciare che l’energia fluisca.
L’imposizione, generalmente inizia dal capo e procede verso i piedi, sulla parte anteriore del corpo. In seguito, sempre dalla testa ai piedi, viene trattata la parte posteriore. Un particolare risalto viene dato alle zone dove è presente il problema o il dolore. L’ideale sarebbe una seduta rivolta a tutto il corpo, ma se ciò non è possibile non è il caso di preoccuparsi.
Regole di vita Reiki
- Non arrabbiarti, proprio oggi.
- Non essere preoccupato, proprio oggi.
- Onora i tuoi maestri, i genitori e gli anziani.
- Guadagna il tuo pane in modo onesto.
- Sii grato nei confronti di tutto ciò che vive.