Cresce costantemente il “popolo” dei vegani crudisti in Italia, sostenitore di una vera e propria filosofia di vita: no allo sfruttamento degli animali e no alla cottura dei vegetali. Il più possibile vicino alla natura. Ecco da dove nasce il credo del crudismo, un modo di mangiare che esclude la lavorazione degli alimenti a una temperatura superiore ai 42 gradi perché, al di sopra di questa temperatura, il cibo si impoverisce a livello di nutrienti, vitamine ed enzimi.
Un’attenzione fondamentale è quella di assumere alimenti che siano il meno possibile trattati, manipolati o impoveriti. Quindi crudi. Crudo non significa però non elaborato, anzi. La cucina gourmet va alla ricerca dell’equilibrio tra salute e gusto e può essere anche molto raffinata.
Come seguire una dieta crudista
Può sembrare semplice, ma in realtà può rivelarsi monotono. Per poter variare un po’ le ricette e dunque pietanze da consumare è necessario dotarsi di alcuni strumenti da cucina che ci permettono di trattare i prodotti secondo la filosofia crudista.
Vediamo alcuni esempi:
- Centrifuga: per preparare succhi di frutta e di verdura;
- Estrattore di succo: per preparare estratti di frutta e verdura che mantengano intatte tutte le caratteristiche nutrizionali;
- Frullatore: per preparare frullati, ma anche per tritare cibi;
- Germogliatore: per coltivare in casa i germogli;
- Essicatore: per essiccare gli alimenti senza cuocerli, usando solo aria calda;
- Fioccatrice: permette di schiacciare i cereali crudi fino a renderli masticabili, senza però trasformarli in farina.
- Slicer: permette di ridurre le verdure a striscioline sottilissime, in modo a da preparare spaghetti di zucchine, carote, melanzane, e condirli come se fossero…un piatto di pasta!
Ma quali sono i vantaggi di una dieta crudista?
Prima di tutto bisogna considerare che tutto ciò che viene cucinato, e quindi subisce una variazione di temperatura superiore ai 42°, perde gran parte delle proprietà nutritive. Infatti, sopra questa temperatura, non solo si eliminano batteri e parassiti, ma si ossidano le vitamine, evaporano gli antiossidanti, si disperdono i minerali.
Inoltre, storicamente, l’introduzione del fuoco nella storia, risultò utile per la cottura delle carni, appunto perché attraverso il calore venivano distrutti eventuali batteri, ma gli alimenti di origine vegetale venivano comunque assunti crudi, quindi la cottura delle verdure si può considerare una pratica moderna, che certamente ha impoverito la nostra dieta quotidiana (vedi, quindi, l’introduzione di tutta un serie di integratori minerali e alimentari di origine chimica per compensare questa carenza).