Non solo contro il colesterolo: la dieta portfolio riduce del 13% il rischio complessivo di cardiopatie coronariche, inclusa l’angina pectoris e l’infarto.
“Sapevamo che la dieta portfolio riduce il colesterolo alto LDL, ma non avevamo un quadro completo sugli altri benefici che può apportare – ha fatto sapere John Sievenpiper del Dipartimento di Scienze nutrizionali dell’Università di Toronto – Questo studio fa chiarezza sui vari effetti che questo regime alimentare può avere sulla salute”.
La dieta portfolio è così chiamata in quanto, come spiega ancora il prof. Sievenpiper, comporta “l’adozione di uno o più componenti, non è una proposizione tutto o niente, motivo per cui la chiamiamo dieta portfolio”. Dunque l’introduzione di anche solo uno dei quattro gruppi di alimenti previsti dalla dieta può fornire un impatto positivo sulla nostra salute
Il prof. Jenkins, l’ideatore della dieta portfolio, trova particolarmente interessanti gli effetti antinfiammatori di tale regime, ricordando la correlazione tra infiammazione, malattie cardiovascolari e di alcune forme di cancro quali leucemia linfatica e cancro alla prostata. Ma vediamo di cosa si tratta.
Dieta portfolio
La dieta portfolio è una dieta vegetariana ricca e varia che fornisce un apporto di circa 2000 Kcal. Essa include il consumo giornaliero di 4 gruppi di alimenti vegetali:
- Noci o frutta secca in genere: 45 g, corrispondenti ad una manciata circa;
- Legumi: da questi occorre ottenere 50 g di proteine; a scelta potremo consumare soia, fagioli, piselli, lenticchie, ceci, etc.;
- Fibre solubili viscose (Pectine, beta-glucani, alcune gomme e mucillagini): 20 g ottenute da avena, orzo, semi di lino, melanzane, mele, frutta in genere etc.;
- Steroli vegetali: i fitosteroli presentano una struttura simile al colesterolo ed agiscono proprio riducendo l’assorbimento del colesterolo cattivo modulando l’azione degli enzimi coinvolti nel suo metabolismo e nella sua escrezione.
La dieta portfolio raccomanda l’introduzione di 2 g di steroli vegetali le cui fonti principali sono margarina, oli vegetali (olio extravergine d’oliva, di riso, di soia), noci, broccoli, cavoli, olive.
Una dieta etica
Alcuni pazienti hanno scelto di seguire questo regime alimentare anche per ragioni etiche ed ambientaliste in quanto le diete basate su alimenti di natura vegetale hanno un impatto ambientale minore rispetto a quelle tipicamente occidentali con un alto consumo di proteine.
Alcune famiglie la scelgono per fare prevenzione con i loro figli. “I fattori di rischio cardiovascolare possono essere molto alti anche nei bambini e stiamo imparando che un intervento precoce sul loro stile alimentare è fondamentale”, conclude Sievenpiper che lavora anche presso il Joannah & Brian Lawson Centre for Child Nutrition.