Esistono gli errori in meditazione? E’ possibile davvero sbagliare in una pratica tanto personale e introspettiva? La risposta, per alcuni magari inaspettata, è si. E’ veramente possibile commettere errori che possono compromettere la vostra esperienza, ma soprattutto rischiano di indurvi a ritenerla controproducente, una perdita di tempo.
Il primo errore, il più comune, è quello di porsi un obbiettivo. Non è un piano di lavoro o la to-do-list delle cose da fare. Meditare è una pratica spontanea che non dovrebbe avere uno scopo definito. Deve semplicemente essere praticata, poter godere del momento presente senza preoccuparsi di null’altro. Se non si ha un obbiettivo non si deve raggiungere nulla e di conseguenza, non si rischia di provare il senso oppressivo della delusione.
L’errore numero due è prendersi troppo sul serio. Le persone non sono più capaci di divertirsi, di giocare. Bene, la meditazione andrebbe vissuta come un gioco senza alcun senso, qualcosa che vi regala piacere.
Questi sono a nostro avviso gli errori più comuni e quelli che più compromettono la buona riuscita della vostra pratica, meditare aiuta ad entrare in contatto con se stessi, senza lasciarsi sommergere dalle preoccupazioni, non ci si deve aspettare dei risultati significativi ed in tempi brevi.
Meditare non porta ad accumulare risultati, non è una corsa, uno studio o un susseguirsi di esperienze. Meditare permette di rilassarsi, essere presenti il proprio sé, far tacere il chiacchierio della mente. E’ vivere pensieri, sensazioni, emozioni e attimi profondi con la sola compagnia di voi stessi.