Forse abbiamo trovato la soluzione per quei chiletti in eccesso sulla nostra pancia, in vista dell’estate. A fornire nuove informazioni sull’accumulo del grasso nel girovita è stata una ricercatrice italiana. Ecco cosa c’è all’origine di quella fascia o fascetta di grasso che accumuliamo, uomini e donne, sui fianchi e sull’addome. No, non è grasso. Ecco di cosa si tratta.
Cosa succede al girovita se l’intestino non funziona
Il metaboloma fecale è il mix di sostanze chimiche prodotte dai microbi intestinali nelle feci. Inoltre, il gruppo di ricerca ha valutato anche l’eventuale influenza di fattori genetici e ambientali.
L’analisi dei campioni di feci ha permesso di individuare i biomarcatori legati all’accumulo di grasso intorno alla vita. Si tratta di molecole prodotte dai microbi, la cui interazione con alcuni cibi favorisce l’accumulo del grasso. È stato rilevato che meno di un quinto (17,9%) dei processi intestinali potrebbe essere attribuito a fattori ereditari, ma il 67,7% dell’attività intestinale è influenzata da fattori ambientali, principalmente dall’alimentazione di una persona.
Dimagrire il girovita con la dieta della flora batterica
Ciò significa che possono essere apportate importanti modifiche al modo in cui l’intestino di un individuo elabora e distribuisce il grasso attraverso diete personalizzate basate sulla flora batterica di ciascuno di noi, in grado di favorire un’attività intestinale per contrastare l’accumulo di grasso.
Lo studio ha permesso di creare il primo database completo in cui sono associati i microbi ai metaboliti chimici intestinali. Ciò potrà aiutare altri scienziati a capire come i batteri dell’intestino influiscano sulla salute umana.
Nel frattempo assicuriamoci che l’intestino funzioni al meglio: una bella scorpacciata di fermenti lattici (attraverso yogurt o cibi fermentati) ripristinerà il perfetto funzionamento della flora batterica intestinale.