Con il solstizio d’inverno scatta come un interruttore: “Le giornate iniziano ad allungarsi, si inverte il fotoperiodismo e la luce prende il sopravvento sul buio. Di fatto, è come se la vita si sbloccasse: lo testimonia anche la crescita dei bimbi. Lo dicono i pediatri. Se fino a questo periodo sono aumentati di più in peso, le mamme li vedranno crescere maggiormente in altezza. Uno scatto prevedibile tra gennaio e marzo”.
E’ proprio così: la scienza dimostra che l’inversione del ritmo di luce-buio dell’inverno, subito dopo il solstizio (21 dicembre), incide sulla crescita dei bambini. Così come su quella delle piante.
Parola di Italo Farnetani, professore ordinario alla Libera Università degli studi di scienze umane e tecnologiche di Malta, che da anni studia l’influenza del fotoperiodo sulla salute.
Perché i bambini crescono subito dopo il Natale
“L’alternanza luce-buio è il principale sincronizzatore naturale, quando la luce prende il sopravvento, infatti, si sblocca la vita. Tra gennaio e marzo molte bambine avranno il primo menarco, e in questi mesi c’è anche un picco di concepimenti, testimoniato dal costante record di nascite tra settembre e ottobre”, dice l’esperto all’Adnkronos Salute.
Un periodo fortunato per le cicogne anche grazie “al calendario delle feste di fine anno, che nel 2017 cadono in modo tale da consentire pause dal lavoro e relax in famiglia. A giocare contro, quest’anno, sono le temperature: al Nord rischiano di essere un po’ troppo basse. Favorite invece le coppie del Sud e delle Isole che vogliono mettere in cantiere un bimbo”.
Subito dopo le feste il periodo più fertile dell’anno
Il semestre che va fra i due solstizi, da dicembre a giugno, è quello in cui l’organismo è più stimolato a crescere, perché la luce stimola l’epifisi che a sua volta blocca la melatonina, la sostanza che “addormenta” l’organismo e blocca gli ormoni sessuali.
L’attività dell’epifisi contrasta l’azione della melatonina, pertanto si ha una maggior facilità di concepimento. In effetti la stimolazione che si ha con l’allungamento delle giornate è così accentuata che settembre è il mese di maggior natalità.
«Il fenomeno si presenta in modo costante dal 2002 e l’incremento del numero dei concepimenti a dicembre e gennaio, legato proprio all’inversione del fotoperiodo, è più accentuato al Sud rispetto al Nord, proprio grazie alla maggior intensità della luce, ma si acuisce con le vacanze di Natele, quando è ancora maggiore la possibilità e il tempo per “stare a letto”».
Luce e umore
Non solo crescita e fertilità. “La luce gioca un ruolo importante anche sull’umore”. Ecco dunque che, complice il clima di festa, l’aumento delle ore di luce porterà con sé dosi extra di buonumore.