Si chiama fibromialgia ed è una malattia sistemica cronica che si manifesta principalmente con dolori all’apparato muscolo-scheletrico. Spesso viene scambiata per artrite ma le due cose sono molto diverse: l’artrite, infatti, si manifesta con l’infiammazione, cosa che non è presente in caso di fibromialgia. La fibromialgia, che è una malattia che colpisce essenzialmente le donne, coinvolge il tessuto connettivo di tutto il corpo, in particolare muscoli, tendini, nervi.
Si tratta di una malattia infame che, oltre a provocare dolore in tutto il corpo, ha anche ripercussioni dal punto di vista cognitivo e neurologico.
Come si manifesta? I sintomi che i pazienti riferiscono più spesso sono mal di testa, dolore al volto, rigidità muscolare, frequenti crampi alle gambe, sensazione di intorpidimento; difficoltà a concentrarsi, depressione, disturbi della sfera cognitiva e affettiva ma anche diarrea alternata a stitichezza.
Una cosa importante è che non tutti i pazienti manifestano gli stessi sintomi, anche se la costante, che non manca quasi mai, è il dolore. Continua a leggere dopo la foto
In genere interessa il collo, gli arti, il torace e aumenta nel caso in cui quei punti si tocchino con le dita. La fibromialgia è accompagnata da un senso di stanchezza e affaticamento molto intensi, ma anche da disturbi del sonno, ansia, irritabilità e depressione. Ma perché viene la fibromialgia? Quali sono le cause della sua comparsa? Non è ancora ben chiaro cosa porti alla comparsa della malattia. Alla base, però, c’è una sensibilità al dolore maggiore del normale.
Tra i fattori che possono peggiorare la situazione ci sono fattori genetici, ma anche cause ormonali (per esempio problematiche all’asse ipotalamo-ipofisi) o alterazione dei livelli di serotonina, dopamina e noradrenalina.
L’età di insorgenza di questa patologia è 35 anni ma c’è da dire che i sintomi tendono ad aggravarsi con l’età. Per la precisione sono massimi tra i 45 e i 55 anni. Continua a leggere dopo la foto
La cosa peggiore è che per arrivare alla diagnosi, dalla comparsa dei sintomi, ci può volere molto tempo, anche anni. La fibromialgia è una malattia silenziosa che può essere confusa con altro: il paziente riferisce un malessere e dolori che non riesce a interpretare. Se il dolore dura da più di 3 mesi, il medico deve sospettare che possa trattarsi di fibromialgia.
A questo punto, il medico di base indirizzerà dal reumatologo che farà una visita approfondita – a partire dai tender points – per capire se possa veramente trattarsi di fibromialgia. I tender points sono punti specifici del corpo che, se toccati, nel paziente affetto da fibromialgia, provocano un dolore intenso. I tender points sono 18 e, affinché avvenga la diagnosi di fibromialgia, devono esserne coinvolti almeno 11. Continua a leggere dopo la foto
Non sono. Per arrivare alla diagnosi di fibromialgia devono essere presenti 7 di questi 14 sintomi:
– Mani e piedi freddi;
– Tremori alle mani e alle estremità;
– Irritabilità, depressione;
– Mal di testa;
– Sudorazione eccessiva
– Insonnia;
– Problemi di respirazione;
– Vertigini;
– Bocca secca
– Difficoltà a urinare;
– Sensazione di intorpidimento,
– Problemi al cuore;
– Problemi gastrointestinali,
– Sensazione di corpo estraneo in gola.
Come si cura? Trattandosi di una condizione cronica, non esiste una cura che risolva completamente il problema. È vero però che la fibromialgia è correlata allo stress quindi accade spesso che, in situazioni in cui lo stress diminuisce, diminuisca anche la sintomatologia legata alla fibromialgia. Per stare meglio, comunque, ci si può affidare a: farmaci antidolorifici; tecniche di gestione dello stress, attività fisica che riduce lo stress e aiuta a stare meglio.
Quei sintomi (anche banali) che le donne spesso ignorano