Per anni è girata la voce sul fatto che gli animali domestici fossero in grado di individuare le malattie umane ancor prima dei medici, tuttavia, ad oggi sembrerebbe che gli animali hanno davvero capacità diagnostiche, specie nel caso dei tumori. A tal proposito, nonostante non si abbiano ancora delle vere e proprie certezze, si ipotizza che per l’appunto, gatti e cani siano in grado di fiutare le cellule tumorali e di percepirle con estrema esattezza. Ovviamente ciò gli esperti sono certi di poter escludere è che fido e micio possano avere delle doti da ‘sensitivo’ ma, il fatto che loro siano in grado di captare odori praticamente impercettibili da noi umani, è un dato di fatto.
Ad attirare l’attenzione dei nostri amici a 4 zampe sarebbe quindi l’odore particolare delle cellule malate, in quanto, nel corso del loro metabolismo, emettono delle proteine con un odore diverso rispetto a quello delle cellule sane. A valore di questa tesi è stato condotto un esperimento tra il ministero della difesa e l’esercito italiano: “nel 2012 sono stati addestrati due pastori tedeschi, originariamente impiegati dall’esercito nella ricerca di mine, per rilavare nelle urine umane alcuni componenti chimici legati al cancro alla prostata. Zoe e Liù, così si chiamano i cani, ci azzeccavano nel 98% dei casi, cioè più degli esami clinici. Con la biopsia prostatica e il PSA (antigene prostatico specifico), infatti, l’accuratezza è solo del 35%” come suggerisce il sito unipd.it.
Ma non solo attraverso esperimenti scientifici, difatti, vi sono numerosissimi racconti e testimonianze di persone, che grazie ai loro animali domestici (specie i gatti) sono riusciti a scoprire di avere un tumore in uno stadio iniziale e che quindi, grazie ai loro amici pelosi sono riusciti a salvarsi la vita per tempo. Come riportato sordionline.com, “Michelle Pearson ha infatti scoperto di essere malata, grazie all’aiuto del suo gatto. La donna ha raccontato di un particolare periodo della sua vita, durante il quale la sua gattina, di nome Mia, le si avvicinava sempreannusandole il petto e porgendo il suo muso peloso, verso una zona ben precisa del seno di Michelle. La giovane confessa: “D’un tratto dal nulla si è avvicinata al petto, annusandolo e poi guardandomi negli occhi. Ho provato ad allontanarla da me, ma lei tornava su quel punto preciso, lato destro. Annusava e poi mi fissava negli occhi, come se voleva dirmi qualcosa”.
Ma non è tutto, perché i nostri eroi a 4 zampe sembrerebbe siano efficaci anche per individuare altri malesseri e malattie oltre i tumori. Una ricerca scientifica sostiene che siano in grado di captare e percepire anche gli attacchi di emicrania e il diabete, in quanto sono in grado di fiutare gli innalzamenti della serotonina (che precede il mal di testa) e le variazioni dei livelli di glucosio nel sangue. Straordinario vero? La speranza è che in futuro l’aiuto di cani e gatti possa divenire una pratica clinica, anche perché, questo tipo di diagnosi potrebbe in effetti evitare il rischio di molti effetti collaterali, come ad esempio quelli dovuti ale radiazioni della mammografia.