Non avete memoria per i numeri di telefono? Fate fatica a ricordarvi le cose da comprare se non avete con voi la lista della spesa? Forse è perché non mangiate abbastanza cioccolato. A dirlo è uno studio pubblicato sulla rivista ‹‹Appetite›› che evidenzia una stretta correlazione tra funzioni cognitive e consumo di cioccolato.
Oltre a ridurre il rischio di ictus, fare bene al cuore e a proteggere la pelle dal sole, il cioccolato renderebbe più intelligenti. Secondo questo studio, le persone che mangiano cioccolato almeno una volta alla settimana vedono migliorare la propria memoria e il proprio pensiero astratto.
Cioccolato e cervello: un studio nato 45 anni fa
La ricerca, iniziata più di 40 anni fa, è frutto di di una brillante intuizione di una psicologa. In studio iniziato nel 1970, Merrill Elias ha analizzato le capacità cognitive di più di 1.000 persone nello stato di New York, concentrandosi inizialmente sul rapporto tra la pressione del sangue e le prestazioni del cervello. Nel 2001 ha deciso di acquisire i dati sull’alimentazione e ha notato che tra coloro che avevano ‹‹il vizio della tavoletta›› i punteggi medi dei test cognitivi erano superiori alla media.
E se fossero gli intelligenti a preferire il cioccolato?
E se le persone più intelligenti avessero la tendenza a mangiare più cioccolata? Uno studio successivo – come spiegano gli esperti al ‘Washington Post’ – ha ulteriormente cercato di capire quale rapporto ci sia tra consumo di cioccolato e capacità cognitiva: anche in questo caso si è scoperto che non è la capacità cognitiva a influenzare il consumo di cioccolato, ma il contrario. Come già dimostrato da vari studi precedenti, gli alimenti contenenti flavanoli, come il cioccolato, migliorano le funzioni cerebrali. Resta ancora da capire il perché. Ma da oggi, con la scusa dell’intelligenza, potremmo mangiare cioccolato senza avere più sensi di colpa.