Insalata in busta: attenzione, può contenere batteri resistenti agli antibiotici

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Insalata in busta: attenzione, può contenere batteri resistenti agli antibiotici

Quante volte a fine giornata abbiamo fatto ricorso alla fatidica insalata in busta già pronta, già pulita e già lavata, per mettere velocemente un contorno in tavola?
E quante volte c’è venuto facile, anche leggendo la scritta riportata sulla busta “pronta da consumare”, di mangiarla senza neanche sciacquarla?

Ora uno studio tedesco rivela la pericolosità di questo gesto: nelle insalate in busta prolificano batteri molto particolari. E’ quindi giusto mangiarle senza lavarle? Ecco di cosa si tratta.

insalata in busta già pronta

Insalata in busta: ecco perché può essere pericolosa

Si scrive “pronte da consumare”, ma si dovrebbe leggere “lavare accuratamente prima di consumare”. A dispetto delle indicazioni riportate sulle confezioni, le insalate in busta – già tagliate, lavate e asciugate – richiedono necessariamente un ulteriore lavaggio domestico, assolutamente fondamentale per diminuire la carica microbica.

Uno studio pubblicato dal settimanale “il Salvagente” e condotto dall’Università di Torino su un campione di 100 buste di insalata già pronta, ha infatti denunciato elevate quantità di microrganismi di varia natura.
Una carica batterica che in pochi giorni cresce in misura esponenziale, con due conseguenze: 1) un aumentato rischio di tossinfezione alimentare quando sono presenti microrganismi patogeni e 2) un deperimento del prodotto in tempi troppo rapidi, ben prima della scadenza indicata sulla confezione (5-7 giorni).

E non è finita qui: questi batteri, una volta ingeriti, sarebbero resistenti agli antibiotici.

lavare sempre l'insalata, anche quella in busta già pronta

È un rischio che bisogna assolutamente tenere in considerazione, secondo quanto hanno spiegato gli esperti, che stanno effettuando delle valutazioni più precise per cercare di scoprire le eventuali implicazioni che questi batteri pericolosi possano avere sulla salute dei consumatori.

Andreas Hensel, il presidente dell’Istituto Tedesco per la Valutazione del Rischio, ha spiegato: “Il preoccupante ritrovamento di questo tipo di batteri sui vegetali è in linea con i riscontri avvenuti su altri cibi. Stiamo cercando di valutare che cosa significhi in termini di rischio per i consumatori”.

Cosa comporta la presenza di questi batteri nelle buste di insalata

Se questi batteri arrivano sugli alimenti vegetali, possono entrare nell’intestino umano tramite proprio il consumo di verdure crude.

Una volta ingeriti, i batteri possono trasmettere i loro plasmidi a qualsiasi batterio patogeno che possa essere presente nell’intestino. Questo è noto come trasferimento genico orizzontale, che in natura consente ai batteri di adattarsi rapidamente alle mutevoli condizioni ambientali, dando loro una resistenza agli antibiotici, qualora scatenassero patologie.