Allergie e intolleranze non sono la stessa cosa: sono entrambe delle “reazioni avverse” del nostro organismo, ma con caratteristiche totalmente differenti.
Sono due modalità diverse dell’organismo di rispondere e reagire all’interazione con sostanze estranee.
Parliamo di intolleranza quando vi è una reazione negativa dell’organismo, scatenata dall’ingestione di uno o più alimenti (o sostanze attive) e che dipende da una difficoltà nel digerire o metabolizzare tale alimento o un suo componente. Le intolleranze alimentari comprendono un certo numero di malattie che riguardano il metabolismo dei carboidrati, delle proteine e dei lipidi. Ecco quali sono i cibi più a rischio capaci di scatenarle con maggiore probabilità.
1. Intolleranza alla caffeina
Ci sono persone che bevono fino a 5 caffè al giorno, senza effetti collaterali, neppure sul sonno. Altre persone, invece, sono però più sensibili alla caffeina e possono avere disturbi anche bevendo un solo caffè.
Pensiamo subito all’effetto infiammante sullo stomaco e invece spesso si tratta di una vera e propria intolleranza alla caffeina, che è stata collegata a ragioni genetiche.
In pratica alcuni hanno una ridotta capacità di metabolizzarla. I sintomi più comuni sono battito cardiaco accelerato, ansia, insonnia, agitazione.
2. Intolleranza ai latticini
Sempre più persone rinunciano al latte e ai suoi prodotti derivati. Il problema sta nel lattosio, uno zucchero che è assorbito grazie a un enzima che si chiama lattasi.
Se ne abbiamo poco, il latte ci risulta difficile da digerire. I sintomi sono dolore addominale, gonfiore, diarrea, meteorismo e nausea. I formaggi stagionati e i cibi fermentati come ad esempio il kefir o lo yogurt, generalmente non danno problemi, perché contengono pochissimo lattosio.
3. Intolleranza al glutine (celiachia)
E’ la proteina contenuta nella pasta e nel pane. In caso di allergia al glutine si parla di celiachia, una vera e propria malattia che si “cura” astenendosi assolutamente dall’ingerire alimenti contenenti glutine.
4. Intolleranza a cibi insaccati e frutta secca
Le istamine sono composti chimici prodotti dai batteri durante lo stoccaggio e la fermentazione di diversi cibi e che possono provocare intolleranze alimentari.
Le istamine si trovano in molti alimenti come i cibi fermentati, i salumi, la frutta essiccata, gli agrumi, l’avocado, i formaggi stagionati, i pesci affumicati, l’aceto, il burro, il vino e la birra.
I sintomi più comuni sono: eruzioni cutanee, mal di testa, prurito, crampi allo stomaco, ansia, diarrea, pressione bassa.