Molti ragazzini, ormai in tutta Italia, il tempo libero a loro disposizione lo passano davanti alle Tv o ai videogiochi anziché nelle palestre o nelle piazze ed è esattamente questo l’impatto che la pandemia ha avuto sulle loro vite. A differenza degli adulti, molti bambini e ragazzi non hanno avuto occasione di uscire di casa per la spesa o per qualsiasi commissione in generale, quindi, dal loro punto di vista, il lockdown è stato vissuto come una sorta i prigionia in cui è stato consentito loro di vivere ‘male’, dormire poco e mangiare non in modo salutare.
Come dichiarato da Alexis Elias Malavazos (responsabile Servizio di Nutrizione Clinica e Prevenzione Cardiovascolare IRCCS) in un’intervista al noto sito huffingtonpost.it, “si stima che siano circa 1 milione e 700 mila i bambini e gli adolescenti affetti da sovrappeso o obesità. Anche in Italia dobbiamo prestare molta attenzione. La pandemia di covid-19 ha effetti collaterali che vanno oltre quelli dell’infezione virale diretta”. L’ordinanza di stare in casa e le varie restrizioni imposte dalla pandemia, sembrano creare un’ambiente per nulla favorevole al mantenimento di uno stile di vita sano per i bambini e certamente il fatto di stare molto più tempo in casa influisce negativamente sulle proposte alimentari ipercaloriche offerte ai propri figli, sia per una questione di noia che per compiacere ed appagare loro.
Tuttavia, proprio in questo periodo, in Italia cosi come in molti altri paesi, si assiste ad un preoccupante aumento del numero di minori in sovrappeso. “Una delle conseguenze di questo incremento di numeri è costituita dai tanti bambini che cominciano a soffrire di malattie che, fino a poco tempo fa, riguardavano solo gli adulti. Stiamo parlando, nello specifico, di patologie non trasmissibili come l’ipertensione, il diabete di tipo 2 e le dislipidemie” come riportato su blog.mammaf.it. Proprio per questo motivo, si cerca di fare pressione sul senso di responsabilità dei genitori nei confronti dei loro figli, alla quale dovrebbero esser offerti cibi più salutari, soprattuto nel contesto in cui stiamo vivendo in questo periodo.