Malva: proprietà e come utilizzarla nei vari casi

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Malva: proprietà e come utilizzarla nei vari casi

La malva è una pianta curativa molto comune, che nasce spontaneamente anche nei giardini urbani, dal bel caratteristico fiore viola chiaro.
La sua caratteristica principale è certamente quella di essere ricca di mucillagini (quando viene cotta) che hanno moltissime proprietà benefiche, emollienti e antinfiammatorie, utili contro la tosse, ma anche per regolare la funzionalità dell’intestino.

Malva, proprietà benefiche

La malva, a contatto con l’acqua bollente, rilascia nel liquido le sue preziose mucillagini che agiscono rivestendo le mucose con uno strato vischioso emolliente che le protegge dagli agenti irritanti, dando così modo e tempo alla parte di sfiammarsi.

La malva è dunque molto indicata per calmare le forme catarrali delle prime vie aeree, per sfiammare il colon, depurare l’intestino e per regolarne le funzioni, grazie anche alla sua lieve azione lassativa.
Il trattamento della stipsi con la malva risulta ottimo, non irritante e non violento, per cui è particolarmente indicato in gravidanza, per bambini e per gli anziani.
Inoltre, la malva contribuisce a guarire le infiammazioni delle vie urinarie, vaginiti, ma anche tutte le irritazioni del cavo orale, come ascessi, gengiviti e stomatiti.

Vediamo adesso come assumerla a seconda dei vari casi di bisogno.

tisana di malva

Malva per curare laringite, faringite o tosse

Preparare una tisana di malva lasciando in infusione foglie e fiori per circa 10-15 minuti in una tazza d’acqua bollente. La malva infatti, oltre a sfiammare, ha doti espettoranti, ovvero aiuta a fluidificare il catarro e dunque a liberarsene meglio.

Malva per curare stipsi, colite e mal di stomaco

La malva, grazie alle sue mucillagini antinfiammatorie, è davvero molto utile anche in caso di stipsi o problemi di colite o gastrite; si consiglia di berne una tazza abbondante la sera prima di coricarsi, in modo da aiutare l’evacuazione al mattino.
In caso di forte infiammazione, oltre alla tisana si possono anche assumere anche appositi integratori concentrati con il principio attivo di questa pianta.

Malva per curare infiammazioni del cavo orale (afte e gengiviti)

Si può utilizzare la malva anche per uso topico, per curare le infiammazioni del cavo orale come afte e gengiviti. In questo caso si può preparare un decotto al 5% (ovvero composto da 5 grammi di malva per ogni 100 ml di acqua), lasciarlo raffreddare e poi utilizzarlo ad esempio per fare gargarismi o sciacqui del cavo orale.
Se abbiamo una gengiva particolarmente infiammata e gonfia, si può anche tenere delle foglie di malva cotte per alcune ore sulla parte dolorante, per un’azione costante e prolungata.

malva risotto

Malva per curare infiammazioni delle vie urinarie, vaginiti e cistiti

Nel caso di infiammazioni delle vie urinarie (sia maschili che femminili) si raccomanda di bere un infuso di malva almeno due volte al giorno lontano dai pasti.

Malva per lenire le irritazioni della pelle

La malva agisce molto bene anche per uso esterno, ad esempio per lenire le infiammazioni della pelle, come scottature, arrossamenti, brufoli e piaghe. In questi casi basta tamponare la zona interessata dal problema (anche più volte al giorno) con un batuffolo di cotone imbevuto di infuso di malva a temperatura ambiente.

Infine, la malva (quella fresca appena raccolta) è ottima anche da utilizzare in cucina, sia le foglie che i fiori, come semplice aggiunta alle insalate, alle zuppe di vegetali e legumi, per insaporire i risotti o come ripieno per delle squisite frittelle fatte in casa.