Meditazione: che cosa è e come praticarla

0
2098

L’ansia, spesso protagonista della nostra vita, può essere contrastata con la tecnica della meditazione. A dirlo è la scienza, dopo lunghi e accurati studi. La meditazione risulta essere, infatti, un mezzo per scandagliare tutti i livelli del nostro essere. Durante la meditazione la nostra mente si rilassa, in quanto non si focalizza sul mondo esterno che ci circonda. E’ un esercizio che ci invita a guardarci dentro, profondamente. La meditazione è, dunque, un pratico mezzo per liberarsi dai pregiudizi e placare i propri nervi. Questa pratica consiste nel mettere a fuoco l’attenzione e l’essere a conoscenza di quando si va alla deriva. La meditazione aiuta ad allentare ed allontanare l’ansia. Inoltre, tende anche a migliorare la creatività.

Studi recenti hanno dimostrato che la meditazione migliora l’empatia e la compassione dei soggetti che la praticano quotidianamente. Durante la pratica della meditazione, l’amigdala, una parte del cervello, va ad elaborare stimoli emotivi. Un altro beneficio di fondamentale importanza della Meditazione è il miglioramento rapido della memoria. La dottoressa Kerr, analizzando alcune statistiche, ha affermato che chi pratica meditazione è in grado di regolare le onde cerebrali aumentando la produttività. 

Meditazione: come praticarla

In rete abbiamo ritrovato più di una guida sulle principali tecniche di meditazione. Tra le altre spicca quella di https://meditazioneavanzata.com, una sorta di percorso digitale su come praticare meditazione anche per superare gli stati di agitazione legati ai ritmi della nostra vita.

Per praticare la meditazione si avrà bisogno di qualcosa su cui sedersi, ad esempio un tappeto, ed un timer. Di fondamentale importanza sarà mantenere la schiena dritta. In secondo luogo, bisognerà lavorare sull’attenzione. Per fare ciò potrete anche chiudere gli occhi aprendoli poi leggermente per focalizzare un determinato punto della stanza. Lo sguardo deve andare leggermente verso il basso, ciò permette una migliore sensazione di respirazione. Esistono diverse posizioni per meditare. Quella senza dubbio eccellente è quella del Loto che andremo tra breve ad analizzare.

Meditazione su sedia

E’ possibile praticare la meditazione anche su una sedia. Bisognerà posizionare i glutei un po’ più in alto delle ginocchia per portare il bacino in avanti e aiutare a mantenere la schiena dritta.

Meditazione in ginocchio

La meditazione in ginocchio è molto comune in Egitto e Giappone. E’ una pratica abbastanza difficoltosa e poco confortevole. E’ consigliabile utilizzare un banco di legno appositamente progettato, preferibilmente accompagnato da un morbido cuscino. 

Meditazione seduta

Per eseguire la meditazione seduta basterà avere un cuscino ed incrociare le gambe. Le ginocchia non devono toccare il pavimento e la schiena deve essere morbida ma dritta.

Meditazione in posizione birmana

La tecnica di meditazione birmana è utilizzata nel Sud-Est Asiatico. Bisogna posizionare entrambi i polpacci e i piedi sul pavimento, uno di fronte all’altro.

La posizione del Loto

La posizione del Loto, come già detto in precedenza, è una delle migliori posizioni per meditare. Viene, infatti, utilizzata in tutto il mondo da migliaia di anni. Bisognerà posizionare i glutei sul cuscino e piede sinistro sopra la coscia destra, piede destro sopra la coscia sinistra. La posizione del Loto si suddivide in mezzo Loto ed il quarto di Loto. 

La posizione del mezzo Loto

A differenza del Loto completo questa è molto più semplice da eseguire. Posizioni i glutei sul cuscino, si dovrà mettere un piede sulla coscia opposta e l’altro sul pavimento sotto la coscia opposta. Entrambe le ginocchia dovranno toccare il pavimento e la colonna vertebrale deve essere dritta. 

La posizione del quarto di Loto

Si esegue esattamente come il mezzo Loto, l’unica differenza è che il piede poggia sul polpaccio della gamba opposta invece che sulla coscia.

La posizione dell’Astronauta

La posizione dell’Astronauta si esegue stando seduti sul pavimento con le gambe supportate dalla sedia. E’ consigliabile mettere un cuscino sotto la testa per dare al collo un po’ di supporto e appoggia le mani sui lati.

La posizione del Cadavere

Questa posizione, dal nome un po’ inquietante, è molto delicata per la schiena ed è molto utile per chi ha problemi nel sostenere una delle posizioni per meditare eretta. Metterla in pratica è semplice. Infatti, si dovrà sdraiare la schiena contro una superficie piana orizzontale, mettere le mani sui lati con i palmi rivolti verso l’alto ed i piedi allargati per raggiungere lo spazio delle spalle. 

La posizione dell’albero

Per eseguire questa posizione sarà sufficiente mettersi a proprio agio con una mano appoggiata leggermente sopra l’altra, entrambe rivolte verso l’alto. Lo sguardo dovrà essere rivolto verso il basso in modo da meditare meglio sui propri respiri.