Morbo di Crohn, l’infiammazione cronica dell’intestino che rende la vita un inferno

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Si chiama morbo di Crohn ed è una malattia che provoca un’infiammazione cronica dell’intestino. All’interno di quest’ultimo, in particolare, si formano delle ulcere: a volte la situazione degenera senza che ce ne si renda conto. In tal caso, a volte, può essere necessario anche un intervento chirurgico (quando l’infiammazione è così intensa che arriva a bucare l’intestino).

Ma perché alcune persone si ammalano di morbo di Crohn? La causa è ancora sconosciuta e questo rende questa malattia molto misteriosa rispetto ad altre. Ci sono però alcuni fattori che possono far scattare l’infiammazione. Per esempio la predisposizione genetica (ciò non significa, però, che il morbo di Crohn sia una malattia ereditaria). O anche il fumo, una flora batterica squilibrata sono altri fattori che possono portare all’infiammazione intestinale responsabile del morbo di Crohn. Cosa succede nell’intestino di chi soffre di questa patologia? Il sistema immunitario, in pratica, si accanisce contro l’intestino provocandone l’infiammazione.
Il morbo di Crohn, pur essendo una malattia sempre più diffusa, specialmente tra le giovani donne, è piuttosto difficile da diagnosticare, non a caso la diagnosi arriva spesso molto tardi rispetto al momento in cui si iniziano a manifestare i sintomi. Continua a leggere dopo la foto

Molto simile al morbo di Crohn è la rettocolite ulcerosa ma, mentre nel primo le ulcere possono comparire in tutto l’intestino, nella seconda coinvolgono soprattutto l’ultimo tratto (cioè colon e retto).

Abbiamo detto che riconoscere il morbo di Crohn non è affatto semplice. Come riconoscerlo allora? Quali sono i sintomi che possono farci sospettare la sua presenza? I sintomi tipici della malattia sono problemi intestinali molto seri che possono condizionare anche profondamente la vita di chi ne soffre. Diarrea, sangue nelle feci, intensi dolori addominali, perdita di peso non giustificata da una dieta sono tutti sintomi cui fare caso.
A volte, spesso nella fase iniziale, può comparire la febbre o dolore nella parte bassa dell’addome, a destra. Continua a leggere dopo la foto

Toccando la zona dolorante il dolore aumenta. Chi soffre di morbo di Crohn va al bagno almeno 3 o 4 volte al giorno e spesso può notare la presenza di sangue nelle feci. Talvolta c’è anche sangue occulto, ma in quel caso si vede solamente con l’esame delle feci.
Come si arriva alla diagnosi?

Ci sono vari esami da fare, per esempio la colonscopia con visualizzazione dell’ileo e con biopsia intestinale, ma anche l’ecografia delle anse intestinali che permette di escludere la complicazione eventuale della malattia. Può essere utile anche la risonanza magnetica addominale e l’enteroscopia con videocapsula. Ma sarà il medico, ovviamente, che vi guiderà lungo la strada.
Esiste una cura? Per far sparire completamente la malattia no, ma esistono trattamenti che permettono di ridurre l’infiammazione e, di conseguenza, i sintomi. Continua a leggere dopo la foto

Ha senso parlare di prevenzione per il morbo di Crohn? Non esattamente. Ma è sicuro che una dieta corretta possa senza dubbio migliorare la qualità della vita di chi soffre di morbo di Crohn. Una dieta mediterranea, per esempio, molto ricca di Omega 3, frutta, verdura, pesce, è di sicuro consigliata. Chi soffre di morbo di Crohn ha anche problemi di assorbimento di alcuni nutrienti come il ferro.

Ecco perché, per loro, è consigliato il consumo di carne almeno 2 volte alla settimana ma anche di pesci e frutti oleosi. Anche latte e derivati sono importanti perché forniscono calcio il cui apporto è compromesso per via del malassorbimento provocato dalla malattia.
Quando però la malattia è in fase acuta, è più difficile intervenire: le scelte, in tal caso, devono essere mirate e possono prevedere persino la sospensione dell’alimentazione per bocca che verrà sostituita, per un po’, da quella artificiale.

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