L’hanno trovato così, nel salotto che oramai era la sua casa, tra i mobili dell’esposizione dello store Ikea di Catania. “Addio Bull, eri grande e buono, ci mancherai”.
Bull se n’è andato in punta di piedi, ma la sua scomparsa non è passata inosservata al popolo del social network. Del resto, quel cagnone color nocciola era diventato da tempo una star del web, fotografato e postato centinaia di volte su Instagram assieme ad altri esemplari. Bull era infatti uno dei tanti conosciuti «cani dell’Ikea» di Catania.
Gli animali sono stati da tempo adottati dalla struttura e, spesso, venivano lasciati liberi di riposare fra i mobili in esposizione. Nessun problema, data la loro mansuetudine, e anzi, tanti i clienti che si avvicinavano a loro per qualche carezza e scattarsi una foto.
Per Ikea, da ultimo, la presenza dei randagi è diventata anche veicolo di un positivo ritorno di visibilità etico e sociale.
Nell’autunno appena trascorso infatti, durante i giorni dei pesanti nubifragi su Catania (assai violenti soprattutto sulla zona industriale), la notizia del riparo concesso ai cani da Ikea aveva spopolato su social e giornali online, trovando un’eco anche sulla stampa statunitense di settore.
Bull viveva dunque fra il parcheggio dell’Ikea e qualche sortita in giro per mobili, cucine e scaffalature.
«Ci facevano sentire a casa, sembravano enormi peluche», ricorda uno degli addetti nei commenti lasciati a un post dedicato alla morte del cane.
Il randagio Bull era avanti con l’età e aveva qualche problema di salute, fa sapere chi lo conosceva bene. «Tutti ti ricorderanno come il cane dell’Ikea, ma sei stato il cane di tutti, affettuoso e gentile. Sarà triste non rivederti», scrive Valentina su Facebook.
Pochi mesi prima se n’era andato anche Zorro, inseparabile amico di Bull, un altro dei randagi dell’Ikea.