I Polinesiani considerano l’olio di monoi un olio santo. Per secoli è stato utilizzato per ungere il neonato e per eseguire le cerimonie di purificazione. L’olio di monoi si ottiene dall’unione dei fiori di gardenia tahitiana, appartenente al genere Gardenia Tahitensis, e dell’olio di cocco spremuto a freddo dalla polpa di cocco essiccata al sole.
Ecco perché è particolarmente usato in estate: ha un profumo inconfondibile che ci ricorda il mare e poi protegge pelle e capelli. Ecco come va usato.
Olio di monoi per proteggere pelle e capelli
L’olio di monoi tiarè protegge pelle e capelli dai danni provocati dal sole, dalla salsedine marina, dal cloro delle piscine, dall’uso di phon a temperature elevate, dalle piastre per capelli, dagli spazzolamenti eccessivi, dall’utilizzo di prodotti e accessori che mettono alla prova il capello e lo impoveriscono.
Oltre a proteggerli, idrata, nutre e li mantiene lucidi, grazie all’acido laurico contenuto nell’olio di cocco, che favorisce la riparazione delle fibre che compongono i capelli.
Come utilizzare l’olio di monoi sulla pelle
Oltre ad avere una profumazione particolarmente estiva, l’olio di monoi tiarè può essere applicato sulla pelle prima e dopo l’esposizione solare per mantenere l’idratazione dell’epidermide. Non essendo dotato di filtri, va utilizzato insieme a una crema solare con filtri protettivi. Quest’olio può essere regolarmente usato sulla pelle secca, ad esempio sulle zone notoriamente più interessate da tale problema, come i gomiti e le ginocchia.
Come utilizzare l’olio di monoi sui capelli
L’olio di monoi può essere usato sui capelli sia umidi sia asciutti. Frizionato sulle punte evita che si secchino. Si può applicare sui capelli come un impacco prima dello shampoo per dare nutrimento, lasciandolo agire per circa venti minuti, tenendo la chioma avvolta in una cuffia di plastica o nella pellicola trasparente. Questo impacco è indicato anche se si soffre di forfora.
Si rivela utile inoltre per rendere morbidi i capelli, soprattutto quelli rovinati o che tendono a diventare crespi, come quelli ricchi, quelli tinti o decolorati.