Spezia già utilizzata dai popoli antichi (sono stati ritrovati grani di pepe nelle tombe dei faraoni d’Egitto, a riprova che era considerata una spezia preziosa), in epoca romana era considerato merce di scambio, al pari della moneta, e chi lo possedeva era considerato ricco.
Il pepe nero è prezioso per favorire l’assorbimento di altre sostanze in quanto stimola il processo digestivo ed è consigliato nelle cure a base di estratto di curcuma, per attivarne il principio attivo e disintossicare il fegato.
Il pepe nero associato alla curcuma ne favorisce infatti un netto assorbimento, stimolando maggiormente la depurazione epatica.
Cosa accade al corpo ogni volta che assumiamo pepe nero
Sono diversi i cambiamenti che potremmo notare sul nostro organismo se assumiamo quotidianamente del pepe nero, ovviamente nella giusta dose e senza esagerare per non incorrere in possibili effetti collaterale. Ecco i principali benefici:
Digestione migliore
Il pepe nero ha uno spiccato potere digestivo, ciò è dovuto all’azione della piperina che stimola i succhi gastrici. Non solo spolverato sui cibi ma anche assunto sotto forma di tisana può esplicare al meglio questa sua proprietà.
Brucia grassi
Il pepe nero è una spezia molto utile a chi sta a dieta in quanto è stato dimostrato che migliora il metabolismo e contribuisce allo smaltimento dei grassi che così non si accumulano.
Meno gas intestinali
A fianco ad una digestione più efficace si può notare anche un miglioramento nel caso di problemi di meteorismo e pancia gonfia. Il pepe nero infatti aiuta a sgonfiare e riassorbire i gas intestinali.
Disinfetta i cibi
Viste le sue doti antisettiche, nell’antichità il pepe nero veniva usato per conservare gli alimenti e renderli più sicuri dal punto di vista igienico. Anche oggi questa spezia può contribuire a contrastare alcuni batteri potenzialmente presenti sui cibi che assumiamo ma anche quelli che si trovano all’interno dell’intestino.
Controindicazioni
Dette tutte queste proprietà, il pepe nero è però un acerrimo nemico di chi soffre di gastrite o reflusso esofageo, proprio per la capacità di stimolare i succhi gastrici.
Meglio evitarlo anche in caso di ulcera, per lo stesso motivo infiammatorio, e se si soffre di emorroidi, perché irrita le mucose.