Se non ti sei mai soffermato sull’odore della pipì vuol dire che non ti è mai successo.
A volte, invece, capita di avvertire qualcosa di strano, un odore forte, come di ammoniaca.
Appurato che non sia a causa di detergenti presenti nel wc, hai dunque la certezza che è proprio la tua pipì a sapere di ammoniaca.
In genere l’odore dell’urina è determinato dalla presenza dell’urea. Maggiore è la concentrazione di urea nel corpo, più forte sarà l’odore della pipì.
Normalmente questo odore non è troppo intenso o sgradevole. A volte, però, l’urina ha un cattivo odore. Cosa è successo? Il cattivo odore è un segnale di cambiamento nel nostro corpo: può essere legato a un motivo banale, come il consumo di qualche alimento particolare, oppure a un problema di salute. Ecco quando preoccuparsi.
Cistite
Un possibile motivo per cui l’urina può avere un cattivo odore, tipo di ammoniaca, potrebbe essere un’infezione delle vie urinarie. I sintomi più frequenti sono:
- Stimolo continuo ad andare al bagno;
- Sensazione di bruciore durante la minzione;
- Dolore al ventre.
Uno dei principali responsabili è il batterio dell’escherichia coli. È importante recarsi subito dal medico per cominciare il trattamento il prima possibile.
Diabete
Un odore dolciastro dell’urina potrebbe essere sintomo di diabete.
- Se già soffrite di diabete e state assumendo le compresse, assicuratevi di star seguendo la prescrizione del medico alla lettera; un odore di questo tipo potrebbe indicare che qualcosa nella cura non funziona come dovrebbe.
- Se invece il trattamento è a base di iniezioni di insulina e lo avete cominciato da poco tempo, chiedete al medico: potrebbe trattarsi di un effetto collaterale e non necessariamente di un alto livello di glucosio nelle urine.
Cosa fare?
Se la pipì torna ad avere un odore normale entro 48 ore, non c’è nulla di preoccupante.
Se invece il cattivo odore persiste per tre o quattro giorni è opportuno rivolgersi al medico di famiglia, che prescriverà l’esame completo delle urine e l’urinocoltura.
È bene non sottovalutare la presenza di questo disturbo: tanto più la diagnosi sarà tempestiva, tanto più sarà possibile intervenire con la giusta terapia e ridurre il rischio di complicanze gravi.