Mica siamo tutti fortunati a svolgere il lavoro che ci rappresenti e ci consenta di esprimere le nostre qualità. E quando un lavoro non ci piace, possiamo anche ammalarci.
Ecco quali sono i sintomi ricorrenti, secondo gli esperti, e cosa succede al nostro corpo quando facciamo un lavoro che non ci piace (e che ci mette sotto pressione).
1. Problemi di sonno
Le notti insonni sono un chiaro segnale: la mente corre troppo, non è in grado di rallentare o fermarsi, e durante la notte ci ritroviamo a pensare a quello che dovremmo fare ma non abbiamo ancora fatto.
Lo ha confermato all’HuffPost anche Monique Reynolds, esperta del Center for Anxiety and Behavior Change in Maryland: ”Molto spesso la prima cosa di cui sentiamo parlare è proprio delle notti insonni”. Un paio di notti inquiete non significano nulla, ma se il problema diventa una costante allora è arrivato il momento di fermarsi e riflettere.
2. Aumentano i mal di testa
Più ci sentiamo sotto pressione, più i nostri muscoli si tendono e contraggono per proteggere il nostro corpo da eventuali lesioni. Quando viviamo il posto di lavoro come una zona di pericolo, i muscoli si trasformano nel nostro scudo e la tensione cronica di testa, spalle e collo, secondo l’American Psychological Association, porta facilmente a emicranie e cefalee. Il dolore fisico è da ascoltare tanto quanto quello psicologico.
3. Dolori ai muscoli
Non serve correre la maratona per avere male a tutti i muscoli, basta passare le giornate in un posto di lavoro che ci genera forte stress.
È sempre il discorso di prima: più siamo tesi e sotto pressione, più il nostro corpo percepisce una minaccia da combattere e il nostro cervello invia tonnellate di adrenalina e di altri ormoni dello stress.
Vivendo perennemente sul “chi vive”, passiamo ore con le spalle ricurve e la mascella serrata, quindi poi tutto il corpo ci farà male come se avessimo fatto chissà quanta attività fisica. E no, non è affatto un bene per la nostra salute!